Caos nei seggi per le Amministrative a Palermo ieri: oltre duecento persone sono state segnalate alla Procura di Palermo per aver rinunciato, a ridosso delle votazioni, agli incarichi di presidente di sezione e scrutatore. I magistrati hanno aperto un’inchiesta per verificare la legittimità delle defezioni, sebbene molte pare siano arrivate a poche ore dal voto. Sono coordinati dal procuratore aggiunto Sergio Demontis. Interruzione di pubblico servizio, rifiuto di atti d’ufficio, violazione di una legge elettorale del 1960: questi i reati ipotizzati. Dirimere la situazione, però, sarà più complicato del normale in quanto i giudici dovranno stabilire quale norma applicare vista la coincidenza del voto per le Amministrative e quello per il referendum.
Ad occuparsi delle indagini sarà la Digos che si era già attivata prima che il Comune di Palermo inviasse gli atti alla Procura: decine infatti le segnalazioni arrivare per i problemi legati ai disservizi nei seggi. In via Serradifalco, ieri, 300 elettori sono rimasti fuori dai cancelli della scuola Leonardo da Vinci perché il seggio era stato spostato. Presidenti e scrutatori, dunque, sotto la lente di ingrandimenti degli investigatori che dovranno ascoltare oltre 200 persone segnalate che, nominate in prima battuta, hanno poi dato forfait, pur avendo ricevuto la comunicazione della designazione giorni fa. Da capire anche se le rinunce siano state state inviate per tempo, ma non siano pervenute al Comune per problemi del sistema informatico causati dall’attacco hacker del 2 giugno.
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