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Caso Shalabayeva, Renato Cortese assolto in appello

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Assolto in appello l’ex questore di Palermo, Renato Cortese, e tutti gli altri imputati nel processo sull’espulsione di Alma Shalabayeva e di sua figlia Alua avvenuta nel 2013. I giudici della Corte di Appello di Perugia con la sentenza di assoluzione pronunciata dopo quasi dieci ore di camera di consiglio hanno ribaltato il verdetto di primo grado per Cortese, Maurizio Improta, i poliziotti Francesco Stampacchia, Luca Armeni, Vincenzo Tramma, Stefano Leoni e il giudice di pace Stefania Lavore.

Alla lettura del dispositivo del collegio, presieduto da Paolo Micheli, erano presenti in aula tutti gli imputati e tanti colleghi dei poliziotti, finiti sotto processo arrivati a Perugia da diverse regioni. Assente, invece, Alma Shalabayeva, parte civile nel processo. I poliziotti, finiti sotto processo per l’espulsione di Shalabayeva, hanno ascoltato in silenzio la lettura della sentenza e, poi, si sono abbracciati. Lacrime di gioia per Renato Cortese, Maurizio Improta, Francesco Stampacchia, Luca Armeni, Vincenzo Tramma, Stefano Leoni, che hanno atteso in aula il verdetto che ha ribaltato la sentenza di I grado. Intorno a loro tanti colleghi e amici arrivati da ogni parte d’Italia per sostenerli.

È una pagina di grande giustizia” dice l’avvocato Ester Molinaro che insieme al professor Franco Coppi difende Renato Cortese. “Contenti sicuramente per l’esito del processo. Dimostra al contempo che, come abbiamo sempre sostenuto, il processo a carico del dottor Cortese non sarebbe mai dovuto iniziare. L’assoluzione perché il fatto non sussiste sradica completamente l’impianto accusatorio”.

 

Fonte: Adnkronos, articolo di Assunta Cassiano

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