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“Orma di Ronzinante”, a Palermo la mostra di Canzoneri: ecco dove

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L’Istituto Cervantes di Palermo, diretto da Beatriz Hernanz Angulo, presenta la mostra “Orma di Ronzinante. Pagine della terza lettura di Miguel de Cervantes” di Michele Canzoneri, evento che rientra nel fitto programma dell’undicesima edizione della manifestazione Settimana delle Culture. La mostra, ospitata nei locali della chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani (via Argenteria, 19), aprirà al pubblico giovedì 5 maggio – inaugurazione alle 19 – e rimarrà fruibile fino al 30 giugno (dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13.00), ingresso libero.

L’esposizione, curata dallo stesso Canzoneri, consta di trenta opere inedite realizzate con tecnica mista su fogli di carta antica e ispirate dalla terza lettura, in ordine di tempo, del capolavoro di Miguel de Cervantes Don Chisciotte. Oltre al valore intrinseco delle opere la peculiarità del supporto aggiunge ulteriore pregio alla loro realizzazione: questi fogli, infatti, riportano la data del 1616, anno di morte del celebre scrittore madrileno.

“È un piacere per l’Istituto Cervantes di Palermo – dichiara Beatriz Hernanz Angulo – ospitare la mostra di Michele Canzoneri, noto artista siciliano, pieno di talento, la cui riflessione intellettuale e artistica sulla sua rilettura del Don Chisciotte si unisce ad un eccezionale supporto materico, contemporaneo alla scrittura del Chisciotte. Il frutto di questo dialogo concettuale, temporale e plastico, carico di lirismo e complicità, crea una fusione temporale e geografica che unisce l’Italia con la Spagna, in linea con gli obiettivi della nostra istituzione. Un paradiso di libri e letture, di immagini straordinarie, che Canzoneri ha così magistralmente risolto”.

Come è accaduto spesso nella lunga e ricca produzione dell’artista siciliano, precise circostanze hanno dato origine, anche in questo caso, all’ispirazione delle opere che compongono l’Orma di Ronzinante. “Ho trascorso parte del lockdown – racconta Michele Canzonerinel mio studio dell’ex masseria in contrada Maluventu, dove avevo con me dei libri e varie raccolte dei miei fogli antichi”.

“Una di queste preziose pagine è scivolata accanto a un grande volume, prendendola mi sono accorto che riportava la stessa data della scomparsa di Miguel de Cervantes e che il libro era proprio il Don Chisciotte. Ho deciso di leggerlo per la terza volta, la prima risale a quando ero giovane, dopo aver visto gli straordinari disegni di Picasso, la seconda a quando ero quarantenne”.

“Mi sono reso conto che lo stesso testo, in periodi di vita diversi, mi suggerivano suggestioni nuove; ho iniziato così a lavorare su queste mie pagine datate, senza limite di tempo, senza alcuna tensione e lontano dal silenzio forzato dentro le mura della città. Un’ulteriore coincidenza, poi, mi ha portato un mattino lungo il fiume Platani a Ribera dove ho trovato l’orma profonda di un cavallo: in quel momento tutto è stato chiaro e così ho realizzato oltre trenta opere ispirato dal celeberrimo testo dello scrittore madrileno”. L’ingresso all’inaugurazione è libero, per accedere ai locali è richiesto l’utilizzo della mascherina Ffp2 e il green pass.

 

 

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