La via cambia nome, il Comune “non lo sa” e doppia Imu per tutti

La strada cambia il nome, il Comune “non lo sa” e invia l’Imu come seconda casa ai residenti. A Palermo, un tratto della via Siracusa, è stato rinominato “via Enzo ed Elvira Sellerio”. Da qui l’inghippo, chi non si è mosso dalla propria abitazione, adesso risulterebbe invece intestatario di un nuovo immobile per cui deve pagare l’imposta municipale. Ma i residenti non hanno acquistato seconde, terze o quarte case, continuano a vivere nello stesso appartamento che adesso si trova in una strada dal nome diverso. Il cambio è stato fatto nel lontano 2016.

“L’ufficio Tributi – spiega Sabrina Figuccia, consigliere comunale della Lega – non si rende conto che la strada è la stessa, le case e i numeri civici idem, e così invia agli sfortunati residenti gli avvisi di pagamento dell’Imu, l’imposta sugli immobili. Apriti cielo: chi abita in quel tratto di strada non crede ai propri occhi: ma come, questa è la mia prima casa e il Comune vuole pagata l’Imu? Insomma, è come se la mano destra (l’ufficio tributi) non sappia quello che fa la mano sinistra (l’anagrafe)”.

“A questo punto, agli sfortunati residenti non resta altra strada da fare che quella del ricorso alle carte bollate, con tutto quello che ne consegue, tra perdita di tempo e richiesta di chiarimenti agli uffici comunali, il cui organico è da parecchio ridotto all’osso, con un solo impiegato – tra l’altro part time – sommerso dalle pratiche. Questa vicenda è l’ennesima ulteriore dimostrazione della manifesta incapacità dell’amministrazione Orlando, sempre più allo sbando. Dodici giugno, ma quando arrivi?”.