Era stata preannunciata ieri e pare sia già pronta sul tavolo del presidente della Regione, Nello Musumeci, la nuova ordinanza per far fronte al rischio fondato di un esodo verso la Sicilia. All’orizzonte, l’ipotesi dell’obbligo di sottoporsi al tampone per chi farà rientro nell’Isola per le Feste di Natale. Tra le misure previste, ma ancora non ci sono certezze, anche la registrazione sul portale della Regione per consentire il tracciamento.
Le stime dicono che potrebbero essere circa 70mila le persone che potrebbero fare ritorno in Sicilia in occasione delle Feste di Natale per ricongiungersi con i propri familiari. È proprio questo a destare preoccupazione, soprattutto nel momento in cui i contagi iniziano a diminuire. Nell’ultima settimana, infatti, c’è stato un boom di guariti e si è assistito al calo dei ricoveri. I nuovi casi registrati dal ministero della Salute sono scesi al livello degli inizi di novembre. Dalla prima decade dello scorso mese, infatti, è iniziata l’escalation che si è stoppata soltanto pochi giorni fa.
Proprio per evitare una nuova recrudescenza del virus, il governo nazionale ha varato il nuovo Dpcm in vigore dal 4 dicembre, che contiene anche il divieto di spostamenti a partire dal 21 ma Musumeci teme che la finestra temporale possa essere sfruttata per fare ritorno prima dell’inizio dei divieti.
Ieri, infatti ha dichiarato di attendere il parere del Comitato tecnico per valutare “nuove misure di contenimento e sorveglianza sanitaria, che vorremo condividere anche con il ministero della Salute”. C’è un sostanziale miglioramento ma “Non possiamo rischiare di far correre di nuovo il virus per comportamenti individuali che appaiono improntati a superficialità”.
