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Auto contro la folla in Belgio, 6 morti: alla guida c’erano 2 cugini agrigentini

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Ci sarebbero stati due cugini agrigentini a bordo dell’auto che il 20 marzo a La Loviere, in Belgio, è stata lanciata sulla folla causando 6 morti e 27 feriti.  Si chiamano Paolo e Nino Falzone di 34 e 32 anni, sarebbero loro gli autori di una strage che all’inizio sembrava fosse di stampo terroristico. Entrambi sono originari di Comitini.

Secondo le ricostruzioni, Paolo era alla guida della Bmw Serie 5 di colore nero che si è lanciata addosso alla gente che stava festeggiando il carnevale di Strepy-Bracquegnies. Accanto a lui il cugino. Entrambi erano residenti in Belgio da diversi anni. I nomi delle vittime: Frédéric D’Andrea, Fred Cicero, Laure Gara, Mario Cascarano, Micaela e Salvatore Imperiale. La pista terroristitica, dunque, è stata accantonata dagli investigatori che non scartano l’ipotesi che il gesto possa anche non essere stato volontario. Al guidatore, sono stati effettuati esami tossicologici di cui si attende l’esito.

Molti testimoni hanno raccontato che l’auto è stata lanciata a tutta velocità sulla folla che stava festeggiando e che non ci sarebbe stato neppure un tentativo di frenata. “Il corteo – spiega il sindaco di La Louvière, Jacques Gobert – era formato da circa 200 persone, si è diviso in due sulla rue des Canadiens per raggiungere il centro del paese quando, all’improvviso, un’automobile è arrivata da dietro ad alta velocità travolgendo un gran numero di persone. Una catastrofe”. Pure un assessore sarebbe rimasto coinvolto nell’episodio, riportando una frattura al piede. Il fatto è avvenuto intorno alle 5 di ieri.

I feriti sono stati poi trasportati in ospedale a Charleroi e a Mons. Tutti gli altri sono stati fatti entrare nel Palazzetto dello Sport dove è stato organizzato in fretta un punto di ascolto per i familiari delle vittime. Nel pomeriggio hanno ricevuto la visita del re Filippo, della principessa Elisabetta e del primo ministro, Alexander De Ccroo.

 

 

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