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“Palermo. Biografia progettuale di una città aumentata”: intervista a Maurizio Carta

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È in uscita “Palermo. Biografia progettuale di una città aumentata”, a cura di Maurizio Carta ed edito da LetteraVentidue Edizioni. Un libro con importanti presupposti in termini di contributo alla città grazie a delle visioni futuristiche raccolte in 816 pagine di ricerche e progetti proiettati verso i prossimi vent’anni. Senza dimenticare un’accurata analisi del presente.

Il curatore del testo è docente di Urbanistica presso la facoltà di Architettura dell’Università di Palermo nonché architetto e dottore di ricerca in Pianificazione urbana e territoriale.

Maurizio-Carta
Maurizio Carta

Da tanti anni svolge un’importante attività di ricerca sui temi della rigenerazione urbana, sulle politiche di valorizzazione delle risorse culturali e sulla pianificazione strategica, arricchendo il dibattito odierno con riflessioni e studi di alto valore.

Come nasce l’idea di questo libro?

“Palermo. Biografia progettuale di una città aumentata” raccoglie venti anni di attività e progetti passati e presenti della città, partendo quindi da quello che è stato, per poi immaginare visioni e scenari possibili per i prossimi anni. Presentiamo la visione di alcuni luoghi e di come potrebbero cambiare nel tempo. Con i miei preziosi compagni di visioni, idee, progetti e attività è più facile immaginare la Palermo del futuro”.

“Il libro contiene infatti 40 contributi esterni tra colleghi, scrittori, innovatori che grazie alla loro presenza, in un lavoro per me molto importante, arricchiscono il dibattito su un presente alternativo e sul futuro possibile della nostra città”.

In un periodo cosi difficile, come si fa a non perdere l’ottimismo anche nei confronti di Palermo?

“L’ottimismo di un progettista non può essere mai scalfito, dove c’è una sfida si pensa sempre ad una soluzione che la possa superare. Progettare permette di oltrepassare ogni limite”.

Il titolo fa riferimento a una città “aumentata”, cosa si intende?

“È la città del futuro prossimo, dove tecnologia e comunità interagiscono insieme, significa un luogo propulsore di sviluppo e innovazione. Tutto è correlazione, flusso, apertura, vibrazioni”.

Come sarà la Palermo del futuro?

“Ogni giorno si decide come sarà Palermo tra vent’anni. Ognuno di noi, ogni progetto, deve fare la sua parte per contribuire a una vera e propria rivoluzione della città.
Ognuno di noi dovrebbe farsi carico di una parte di innovazione, la collaborazione deve diventare quotidianità. Bisogna avere capacità di azione, condivisione e innovazione.”

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