Resta in carcere Alessandro Sammarco che per sua stessa ammissione il 10 marzo, a Palermo, ha ucciso il 47enne Natale Caravello, in via Pasquale Matera, a Brancaccio. Il ragazzo avrebbe ammesso il delitto dopo essersi costituito, la stessa sera, ai carabinieri in compagnia del suo legale. Secondo il racconto del presunto omicida, Caravello osteggiava la relazione di Sammarco con la propria figlia. La sera dell’uccisione, il ventenne ha raccontato di essersi trovato davanti alla vittima che gli ha sbarrato la strada. Preso alla sprovvista, avrebbe estratto la pistola fatto fuoco, colpendolo alla testa e uccidendolo.
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Fin da subito, il giovane ha escluso la premeditazione, parlando di un gesto avventato ma non preordinato. Versione, questa, a cui gli investigatori non credono fino in fondo e per questo motivo le indagini stanno continuando anche in relazione agli esami balistici che possono fornire elementi utili per arrivare alla ricostruzione più precisa di come sia andato il fatto di sangue. Il cadavere di Caravello è stato trovato per strada in una pozza di sangue da alcuni passanti che hanno avvertito il 118, inizialmente si era parlato di un incidente stradale: il corpo senza vita era accanto a uno scooter.
Quello su cui viaggiava Caravello quando è stato raggiunto da due, forse tre, colpi di pistola che gli sono stati fatali. L’uomo aveva precedenti per reati contro il patrimonio e rapina. Nel 2015, era stato accusato di far parte di un banda che operava in trasferta depredando gli istituti bancari. Lavorava alla Reset e stava facendo ritorno a casa la sera del delitto che come movente avrebbe i dissidi nati tra vittima carnefice a causa delle attenzione, non ricambiate, che Sammarco aveva per la figlia di Caravello. “Un contesto di dissidi privati – dicono dalla questura di Palermo – sorti con la vittima e scaturiti dalle attenzioni morbose dell’arrestato verso la figlia dell’ucciso. Sussistendo le esigenze cautelari, il giovane è stato sottoposto alla misura cautelare coercitiva della custodia in carcere e attualmente si trova recluso presso la locale casa circondariale Lorusso Pagliarelli”.
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