Si allungano ancora le ombre lunghe del rischio stop sul “concorsone” della Regione bandito a fine 2021. Dopo la rettifica che si era resa necessaria a gennaio scorso e che aveva rischiato di farlo bloccare, infatti, adesso arriva il ricorso al tar della segreteria regionale del sindacato Cobas-Codir per annullare i bandi pubblicati nel dicembre 2021 e rettificati nel gennaio 2022.
“Appare necessario – si legge in una nota – tutelare le legittime aspettative di progressione di carriera del personale dipendente della Regione e, al contempo, consentire il necessario ricambio generazionale all’interno dell’amministrazione aprendo i pubblici concorsi a nuove leve, ma nel rispetto delle normative vigenti e nel rispetto di tutti i lavoratori”.
“Il governo regionale, fino ad oggi ha ritenuto di mortificare i propri dipendenti, che da oltre vent’anni non vengono interessati da alcuna progressione di carriera e possibilità di crescita professionale, bandendo dei concorsi illegittimi in quanto, contrariamente a quanto previsto dalla legge, non ha preventivamente verificato la possibilità di coprire i vuoti di organico anche tramite figure professionali già presenti nei propri ruoli”.