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Palermo ricorda Rosa Balistreri: la voce tormentata del Sud

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Doppio appuntamento in ricordo di Rosa Balistreri, la cantautrice della Sicilia più vera, quella della lotta e della voglia di riscatto di un popolo martoriato e deriso. Storie tormentate intrise di dolore, amore e poesia, raccontate attraverso la sua voce espressiva e dall’eco della sua inseparabile chitarra.

Oggi, per l’anniversario della sua morte avvenuta 30 anni fa, la sua memoria verrà onorata al Museo Riso a partire dalle 20, nell’ambito della rassegna “Settembre al Riso“, che dall’inizio del mese, tra musica e teatro, ha posto al centro del dibattito culturale il tema dell’identità e della Sicilia.

Si inizia con l’incontro, dal titolo: “Rosa Balistreri voce dell’identità siciliana“, voluto dall’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. La cantautrice di Licata sarà ricordata da Luca Torregrossa, suo nipote diretto e figlio adottivo.

A seguire, alle 21,30, lo spettacolo “In forma di Rosa“, con la regia di Matteo Bavera e con Debora Troìa, Domenico Ciaramitaro, la chitarra di Tobia Vaccaro e la voce fuori campo di Melino Imparato.

Un canto strozzato e ammaliante quello di Rosa Balistreri, specchio di un’infanzia poverissima e della sua voglia di riscatto da una vita dura e imprigionata, riflesso della voglia di emozionare attraverso le corde della sua chitarra e di arrivare agli ultimi, ai sottomessi, ai drammi senza nome che da sempre popolano la Sicilia.

L’ingresso è libero ma occorre prenotare, per farlo è possibile contattare il 340.2457465.

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