Emergenza cimiteri senza fine a Palermo dove sono più di mille le bare insepolte al camposantio dei Rotoli e accatastate in modo provvisorio in aree di fortuna. La crisi è iniziata nel 2019: all’epoca erano circa 400 i defunti in attesa di una collocazione. Il forno crematorio è guasto dal 2020, c’è carenza di sacchi per le estumulazioni, poco personale e uffici aperti a singhiozzo. Il cimitero di sant’Orsola aveva messo a disposizione dei loculi ma non sono bastati. Negli ultimi giorni, il peggioramento. Spazio non ce n’è più, esaurito pure quello che il Comune aveva creato tramite delle scaffalature in metallo per togliere le bare da terra.
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Si attende il collaudo di un’area a ridosso della parete rocciosa per adibirlo a campo di inumazione: per questo motivo, è stata creata una barriera paramassi. Come se non bastasse si sono aggiunti altri problemi: quelli contabili, per cui si è reso necessario l’intervento del prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani. L’ostacolo si chiamava “mille euro”: questo l’ammontare della cifra che si doveva reperire per consentire l’apertura degli uffici cimiteriali del Comune almeno per i prossimi tre fine settimana. Uffici che sono rimasti chiusi, nonostante l’emergenza, per la mancanza dei fondi per garantire il pagamento degli straordinari.
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