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Scuola-lavoro, Lagalla incontra gli studenti: “La sicurezza è prioritaria”

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Studenti contro l’alternanza scuola-lavoro anche a Palermo dove oggi si è svolta una manifestazione che si è conclusa con un incontro con l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla. Il confronto, questa mattina a Palazzo d’Orleans dove è stata ricevuta una delegazione di studenti medi contrari all’impegno nei luoghi di lavoro dove vengono svolti stage e attività dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.


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“Abbiamo ascoltato le preoccupazioni dei ragazzi in tema di sicurezza nelle scuole e nelle attività connesse all’alternanza scuola-lavoro (Pcto) – dice Lagalla – ma anche riguardo alle prove scritte per i prossimi esami di maturità, in un periodo segnato da una pandemia che inevitabilmente ha compromesso le opportunità educative. Abbiamo preso l’impegno, come governo Musumeci, di raccordarci con le istituzioni nazionali e locali competenti. Ci faremo, infatti, tramite delle istanze degli studenti siciliani che produrranno un documento dettagliato, da trasmettere al Ministero dell’Istruzione e alla Conferenza Stato-Regioni, come contributo della Sicilia al processo di revisione in corso delle regole che riguardano i percorsi Pcto”.

L’assessore ha ribadito la necessità di non demonizzare il concetto di alternanza scuola-lavoro, che è invece molto utile a una formazione completa e condivisa in tutti i Paesi europei. “Certamente – ha sottolineato Lagalla – oggi c’è bisogno di una revisione, che deve partire da alcune condizioni fondamentali: sicurezza e regole precise da fissare a livello nazionale per assicurare responsabilità e coerenza col profilo di studi”. Aspetti che l’assessore regionale discuterà anche con l’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia.


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“Dal dialogo con i ragazzi è venuto un incitamento a migliorare le condizioni di vivibilità della scuola – aggiunge Lagalla abbiamo rappresentato ciò che il governo Musumeci ha fatto in questi anni in materia di sicurezza ed edilizia scolastica e continuerà a fare in questo scorcio di legislatura. Si è trattato di una protesta educata, civile, che va rispettata, perché l’ascolto dei giovani e degli studenti è fondamentale anche per orientare e costruire una buona azione politica”.

 

 


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