Opposizioni contro il presidente della Regione Nello Musumeci dopo il suo intervento all’Ars sulla crisi di governo prima dell’elezione del Capo dello Stato. Il primo a prendere la parola è stato il capogruppo del gruppo Misto Danilo Lo Giudice: “La verità è che lei ha fatto tutto da solo e da solo si è cacciato nel baratro. Si dimetta, e torniamo al voto“. A chiedere la fine dell’attuale esecutivo e il ritorno alle urne anche il capogruppo del M5S Nuccio Di Paola, mentre il deputato del Pd e segretario regionale del partito Anthony Barbagallo ha ricordato al governatore di aver definito i deputati “scappati di casa, sciagurati, traditori”.
Musumeci all’Ars: “Avanti fino al termine della Legislatura”
Claudio Fava, deputato de I cento passi e presidente della Commissione antimafia regionale. “Dopo l’intervento di oggi pomeriggio in Aula, il Presidente Musumeci ci appare sempre più come il Conte zio dei Promessi Sposi: sopire troncare, troncare sopire. Perfino di fronte ad una mozione di censura di Forza Italia nei confronti del Commissario Tuccio D’Urso, uomo di fiducia che il Presidente ha messo a capo di una struttura importantissima come quella per l’emergenza Covid, Musumeci dice che la crisi ce la siamo inventata noi. Un fatto è certo: questo presidente – che si dimetta o meno poco importa – non ha più la fiducia della sua maggioranza”.
Anthony Barbagallo. Per il deputato e segretario regionale del Pd “Siamo ai titoli di coda del governo Musumeci e di una legislatura partita male e finita peggio. Con un governo che si tiene in piedi dopo fratture clamorose rispetto alla coalizione presentata agli elettori, come quella del sindaco di Messina, e una compravendita di parlamentari mai vista nella storia del Parlamento siciliano. La coalizione – continua Barbagallo – non c’è più e riteniamo illegittima l’attuale composizione della stessa giunta di governo per violazione del principio della parità di genere. Questo governo è ultimo in classifica nelle regioni italiane per presenza di donne: a marzo si terrà l’udienza di discussione di al Tar di fronte a cui abbiamo presentato ricorso. È singolare che Musumeci oggi si sia appellato al confronto mentre in questi anni ha speso il suo tempo in aula definendoci ‘pidocchi’. Oggi ci saremmo aspettati un discorso franco e schietto e invece non ci resta che celebrare la falsità dell’intervento del presidente della Regione”.
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