Se saranno confermate le indiscrezioni sul nuovo Dpcm in vista del Natale, i provvedimenti del governo farebbero crollare la spesa degli italiani legata alla festività, con una forte contrazione dei consumi specie nel settore alimentare. Lo segnala il Codacons che, senza entrare nel merito delle misure allo studio dell’esecutivo, lancia l’allarme sugli effetti che le stesse avrebbero per l’economia italiana.
“Se si arriverà al coprifuoco alle ore 22 anche a Natale e al divieto di spostamento tra regioni, comprese quelle gialle, ci saranno pesanti ripercussioni sui consumi delle famiglie, specie quelli legati al settore alimentare – spiega il presidente Carlo Rienzi – questo perché il ricongiungimento delle famiglie durante le feste porta ad un numero maggiore di ospiti nelle case, con effetti sulla spesa per cibo e bevande. Basti pensare che solo il cenone della Vigilia e il pranzo di Natale valgono, insieme, 2,6 miliardi di euro, spesa che raggiunge i 5 miliardi di euro se si considerano anche le festività di Santo Stefano, Capodanno e dell’1 gennaio”.
Con il coprifuoco alle 22 durante le feste di fatto si impediranno i classici cenoni in famiglia, con una riduzione dei consumi alimentari che potrebbe raggiungere quota -10% rispetto agli scorsi anni, e una minore spesa complessiva per 500 milioni di euro solo per cibi e bevande, e conseguenze pesanti per le imprese italiane dell’agroalimentare e per l’intera economia nazionale, stima il Codacons.
A tale quadro si aggiunge una minore propensione agli acquisti natalizi da parte delle famiglie determinata dall’emergenza Covid, dalle difficoltà economiche del paese e da un clima di generale incertezza sul futuro, che nel 2020 potrebbe causare la perdita di complessivi 1,5 miliardi di euro di consumi legati alle festività, conclude l’associazione.