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Green pass, da oggi obbligatorio in banca e alle Poste: le regole

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Green pass obbligatorio in Italia da oggi, 1 febbraio 2022, per entrare in banca secondo l’ultimo Dpcm. Le nuove regole relative al certificato verde – da oggi in vigore per una serie di negozi e attività commerciali – riguardano anche le banche. Negli istituti di credito in zona arancione o rossa, l’ingresso dei clienti avviene solo per prenotazione. L’accesso della clientela in filiale nelle zone gialle e bianche nel limite del numero massimo di persone contemporaneamente ammesse in base a quanto previsto dalla normativa di contrasto al Covid-19.

È stato chiarito che l’obbligo del Green pass è attribuito dal Dpcm alla clientela e che il controllo, secondo le disposizioni del governo, può̀ essere effettuato all’interno dei locali anche a campione. Rimangono in vigore le misure relative a distanziamento, sanificazione, gel disinfettante per le mani. È stato introdotto, inoltre, l’obbligo di dotazione a tutto il personale di mascherine tipo Ffp2. È previsto il ricorso al lavoro agile per evitare inutili spostamenti e in caso di quarantena precauzionale, con comunque conservazione della retribuzione in caso non vi fosse la possibilità di utilizzo dello strumento del lavoro agile.

Dove non serve. Green Pass base sempre più indispensabile quindi, obbligatorio in molti negozi ma non in tutti. Serve anche alle Poste e dal tabaccaio, dove non è invece necessario? Dai supermercati ai negozi di animali, nella lista delle attività esenti ci sono quelle legate alle “esigenze essenziali e primarie della persona”, quindi, “esigenze alimentari e di prima necessità”, “esigenze di salute” come “l’approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici e alle strutture sanitarie” e “veterinarie”, oltre a “esigenze di sicurezza” ed “esigenze di giustizia”.

Non servirà esibire il Green pass base negli ipermercati, nei supermercati, nei discount di alimentari, nei minimercati e in altri esercizi non specializzati di alimenti vari, tra cui anche i prodotti surgelati, nei negozi di cibo e prodotti per animali domestici. Non serve alle pompe di benzina, nei negozi di articoli igienico-sanitari, di articoli ortopedici e “di medicinali in esercizi specializzati come farmacie, parafarmacie e altri esercizi, per medicinali non soggetti a prescrizione medica”, oltre a ottici e combustibile per riscaldamento a uso domestico.

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