Il fatto di puntare su un nuovo mandato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiudere la partita del Quirinale è “ignobile per un verso e inevitabile per l’altro”. La pensa così il filosofo Massimo Cacciari che considera questo esito come “il prodotto naturalissimo di un’assoluta debolezza. Non hanno trovato nessun tipo di accordo a dimostrazione di un’assoluta impotenza politica e da ciò, inevitabilmente, l’appello a Mattarella perché stia ancora al Quirinale”.
“Ascolto uno di loro che sta chiacchierando in modo ignobile di quanto sono bravi. Ritengo che siano anche privi del senso del pudore perché osano spacciare questa cosa come una propria affermazione, una propria vittoria”. Cacciari è poi netto nel bocciare il comportamento dei leader che hanno condotto le trattative per il Colle. “Perdono tutti e in egual misura”, conclude infatti.