L’Ordine dei medici di Catania ha sospeso 38 camici bianchi che non si sono sottoposti alla vaccinazione anti-Covid nonostante siano stati sollecitati nei giorni scorsi ad inviare il certificato di avvenuta immunizzazione. Secondo il Dpcm del 17 dicembre scorso, infatti, il controllo sul rispetto dell’obbligatorietà (per gli operatori sanitari il completamento della terza dose entro il 15 dicembre) che prima spettava all’Asp provinciale, è adesso demandato agli Ordini professionali territoriali.
“Gli accertamenti – dice Igor La Mantia, presidente dell’Ordine catanese – vengono svolti sulla base di elenchi forniti settimanalmente dal ministero della Salute un lavoro lungo e molto complesso, che in queste settimane assorbe gran parte dell’attività degli uffici dell’Ordine. La situazione, infatti, richiede grande cautela, perché non si tratta esclusivamente di medici ‘no-vax’ “.
“Gli elenchi inviati contengono solo l’informazione ‘vaccino eseguito/vaccino non eseguito’ – spiega – e non tengono conto di tutte le altre possibili condizioni: esenzione o differimento, avvenuta malattia, prenotazione della vaccinazione, somministrazioni di vaccino all’estero. L’attività di istruttoria è stata avviata con l’invito a fornire entro 5 giorni la documentazione comprovante l’effettuazione della vaccinazione: per la stragrande maggioranza si parla di problemi burocratici e di mancate risposte. Ecco perché mi appello ai colleghi: guardate la posta elettronica certificata e rispondete entro i termini stabiliti dalla legge”.
Centinaia ancora le posizioni da verificare. “Abbiamo al vaglio circa 500 nominativi – continua La Mantia – l’Ordine ha una funzione di garanzia rispetto alla professione e non può trasformarsi in organo di carattere inquisitorio e investigativo. Non vogliamo assolutamente che si crei un clima di conflittualità fra i nostri colleghi, motivo per il quale stiamo procedendo con prudenza, monitorando caso per caso e accertando ogni singola posizione”.