Un hub portuale per fare da sponda nel commercio tra il Canale di Suez e il Mediterraneo, un’autostrada sulla costa meridionale, un aeroporto internazionale. Questi sono alcuni degli obiettivi da raggiungere in Sicilia, secondo il presidente della Regione, Nello Musumeci, che li ha illustrati in un’intervista al prestigioso settimanale britannico The Economist.
Tra le altre priorità poi, anche un sistema ferroviario moderno perché “buona parte di quello siciliano è a binario unico o non elettrificato” e una soluzione per la carenza di infrastrutture sociali, prima fra tutte, gli asili nido.
Nell’articolo, il settimanale ha riconosciuto a Musumeci, che è stato presidente della Commissione regionale antimafia, di aver contribuito alla lotta alla mafia in Sicilia sostenendo forze dell’ordine e magistratura. Tuttavia, le leggi che sono state create proprio per impedire le infiltrazioni della malavita organizzata nell’economia, hanno rallentato gli investimenti pubblici. Da qui, la richiesta a Roma, da parte del governatore, stando a quanto pubblicato sul The Economist, di semplificare le procedure per concessione di fondi europei.
Il settimanale ha sottolineato anche che la maggior parte dei fondi europei si dovrebbe impegnare entro il 2022, il rimanente 30% nell’anno successivo, mentre le somme devono essere spese non oltre il 2026.
Poi viene citata la tesi dell’economista, Vincenzo Provenzano, docente all’Università di Palermo, che si è detto preoccupato per i progetti troppo ambiziosi del governo regionale e che si dovrebbe “investire su settori in cui la Sicilia si trova in vantaggio rispetto ad altri, come l’agricoltura biologica”.
