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Covid, niente quarantena con la terza dose: ecco le nuove misure del governo

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Ok al nuovo decreto sul contenimento dei contagi da Covid in Italia. Tra le nuove regole l’estensione dell’uso del Green pass e nuove linee guida per la quarantena. Sono i primi provvedimenti approvati dal Cdm che si è svolto questa sera a partire dalle 19,30. Se ne terrà un altro i primi giorni di gennaio per adottare ulteriori misure. Il governo, quindi, ha dato il via libera a un primo blocco di misure. Azzerata la quarantena per chi è vaccinato da meno di 4 mesi e per chi ha già fatto il terzo richiamo, la cosiddetta dose “booster”. Super Green pass esteso nell’ambito dei trasporti a lunga percorrenza, fiere e impianti sciistici e prezzi calmierati per le mascherine Ffp2.

Non passa, invece, la proposta di chi voleva estendere l’obbligo del Super Green a tutte le categorie di lavoratori, nonostante le pressioni delle Regioni. Anche la linea del ministro della Salute, Roberto Speranza, non è passata: dopo un confronto serrato sono state fatte scelte non troppo rigorose. Contrari alla certificazione vede rafforzata per tutti i lavoratori Lega e M5S, di parere contrario Pd e Forza Italia. I dem, però, hanno rilanciato per l’obbligo dei vaccini e per loro semaforo verde all’estensione dell’uso del pass. Resterebbe solo da verificare se vada inserita anche una specifica norma nel nuovo decreto Covid.

Il lasciapassare in versione “super” (da febbraio solo per chi è immunizzato con ultima dose da non oltre 6 mesi o guarito dal Covid) potrebbe diventare obbligatorio anche per i viaggi a lunga percorrenza, per la partecipazione alle fiere o negli impianti da sci, anche se sono ancora in corso approfondimenti su questo tema. Mascherine Ffp2: intesa invece per calmierare il prezzo. Ora sarà la struttura commissariale a stipulare convenzioni ad hoc con le farmacie.

QUARANTENA. Cambiano le regole. Non sarà più prevista per chi è vaccinato con la terza dose (booster) o con due da meno di quattro mesi, e sono venuti a contatto con chi è positivo, se asintomatici. In questo caso è previsto un auto-sorveglianza e, al quinto giorno dal contatto, un tampone con esito negativo.  La decisione dall’esigenza di limitare i “mini-lockdown” per chi è negativo ma è stato a contatto con un positivo e per questo si troverebbe poi in continuo autoisolamento.

Per chi è vaccinato da più di quattro mesi l’autoisolamento scenderebbe da 7 a 5 giorni, con test negativo. Nessuna modifica per chi non è vaccinato: la quarantena resta a 10 giorni. Le scelte del Cdm in questo caso si sono diametralmente discostato dalle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico che aveva proposto di azzerare la quarantena, in questi casi, soltanto ai vaccinati impiegati nei servizi essenziali a patto che indossassero la mascherina Ffp2 per circa una settimana – e di ridurla a cinque giorni ai vaccinati con booster. L’Esecutivo, invece, ha accolto la richiesta delle Regioni che chiedevano l’eliminazione dell’autoisolamento agli immunizzati.

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