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Covid, contagi in salita: regioni in zona gialla dal 20 dicembre

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Aumentano i contagi Covid in Italia mentre la variante Omicron continua a diffondersi. Terapie Intensive più piene, ricoveri ordinari in crescita. In attesa del monitoraggio Iss, è certo che da lunedì 20 dicembre almeno altre due regioni (Veneto e Liguria) finiranno in zona gialla con nuove regole e in particolare con l’obbligo di mascherina all’aperto. Intanto dall’Ema arrivano le indicazioni sull’uso della pillola anti-Covid della Pfizer.  Sono 26.109 i casi di Coronavirus registrati nell’ultimo bollettino, 123 i morti. Sono stati 718.281 i tamponi processati, con un tasso di positività al 3,6%.

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 8-14 dicembre un aumento, rispetto alla settimana precedente, di nuovi casi (124.568 vs 105.771) e di decessi (663 negli ultimi 7 giorni – di cui 21 riferiti a periodi precedenti – vs 558). Salgono anche i casi attualmente positivi (297.394 vs 240.894), le persone in isolamento domiciliare (289.368 vs 234.040), i ricoverati con sintomi (7.163 vs 6.078) e le terapie intensive (863 vs 776). In dettaglio si registra un aumento di nuovi casi del 17,8%, salgono del 18,8% i morti, e i ricoveri in terapia intensiva registrano un +11,2%. Segno più anche per i ricoveri ordinari saliti del 17,9% e di persone in isolamento domiciliare: +23,6%.
Variante Omicron. Tra il 14 e il 15 dicembre altri 502 casi di variante Omicron sono stati confermati nell’Unione europea e nello Spazio economico europeo (Ue/See), per un totale complessivo di 2.629, secondo l’ultimo aggiornamento diffuso dall’Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Se il dato più alto è quello segnalato dalla Norvegia (1.498), avendo questo Paese deciso ora di considerare confermati anche i casi probabili di Omicron, l’Italia è ferma invece a quota 27 da un po’ di giorni.

Secondo le informazioni provenienti da fonti pubbliche, casi confermati di Omicron sono stati segnalati in tutto da 27 Paesi Ue/See, tra cui: Austria (59), Belgio (90), Croazia (3), Cipro (3), Repubblica Ceca (9), Danimarca (310 solo quelli confermati da sequenziamento), Estonia (6, numero minore rispetto al precedente perché sono stati esclusi casi erroneamente conteggiati come confermati), Finlandia (20), Francia (170), Germania (102), Grecia (5), Ungheria (2), Islanda (20), Irlanda (18), Lettonia (14 ), Liechtenstein (1), Lussemburgo (1), Paesi Bassi (80), Portogallo (69), Romania (11), Slovacchia (3), Spagna (51) e Svezia (51), e i due nuovi Paesi che segnalano per la prima volta la presenza di Omicron in questo ultimo aggiornamento, cioè Lituania (2) e Slovenia (4). Oltre a questi, diversi Paesi hanno segnalato una serie di casi probabili.

Le regioni in zona gialla. Da lunedì 20 dicembre, come annunciato dai presidenti delle rispettive regioni, Liguria e Veneto finiranno in zona gialla dove già si trovano Calabria, Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Bolzano. A rischio anche Marche e Trento. La “retrocessione” in zona gialla prevede nuove regole, a cominciare dalla principale misura: la mascherina diventa obbligatoria anche all’aperto. Per il resto, il punto di riferimento rimane il Super Green pass: il certificato riservato a vaccinati e guariti garantisce l’accesso ad una serie di attività e di servizi.
 

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