Sentenza storica a Palermo dove il tribunale ha condannato Glovo a riassumere un ex lavoratore licenziato perché, come sostenuto dalla difesa, sindacalista molto attivo. Ora arrivata la decisione secondo cui ha diritto a un “posto fisso”, pronuncia che supera la conquista fatta all’inizio dell’anno con la quella della Cassazione che riconosceva le tutele ma non la subordinazione.
“Una sentenza storica – affermano il segretario generale Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo – è una vittoria molto importante nella strada del riconoscimento dei diritti e delle tutele per questi lavoratori che, in questa fase di epidemia, stanno tenendo in piedi un pezzo importante del nostro tessuto produttivo. Ci aspettiamo un cambio di rotta da parte delle piattaforme che si ostinano a ritenere questi lavoratori come autonomi”.
Il rider era attivo da tempo nel movimento per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori e tra i militanti di Nidil Cgil Palermo. “Questa è la prima pronuncia del genere – affermano gli avvocati che hanno seguito il ricorso – le richieste presentate nel nostro ricorso sono state accolte integralmente. Parte da Palermo il primo riconoscimento giudiziario di una forma di lavoro che da sempre riteniamo non possa essere svolta con un contratto di lavoro autonomo ma debba essere regolata come un vero e proprio rapporto di lavoro subordinato”.