L’orco era proprio il papà che la costringeva ad avere rapporti sessuali per poi filmarli e condividerli con altri pedofili. È la storia di Susanna (il nome è fittizio, ndr), ora il suo calvario è finito: per il padre, un messinese di 55 anni, sono scattate le manette. L’accusa è di violenza su minore e produzione di materiale pedopornografico. La Procura ha chiesto pure un provvedimento nei confronti della madre della piccola, emanato dal gip, su cui ora pesa il divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Secondo le ricostruzioni, infatti, sembrerebbe che la donna sarebbe stata a conoscenza degli abusi ma che non avrebbe fatto niente per impedirli. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla polizia postale di Catania e Messina. L’indagine ha coinvolto investigatori a Roma, Bologna, Napoli, Milano e Catania.
“Famiglie da abusi“, questo il nome agghiacciante della chat creata dalla rete di pedofili che è stata smantellata e attraverso la quale gli indagati si scambiavano materiale a luci rossi con minorenni come protagonisti. Sono state pure ricostruite intere conversazioni durante le quali i presunti pedofili davano libero sfogo alle loro insane pulsioni sessuali nei confronti di familiari, tra cui figli, nipotini.