Tornano a salire i contagi da Coronavirus in Sicilia: sono infatti 1838 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore per un totale di 51.871 da inizio pandemia. Salgono ancora i morti: sono 43 in più rispetto a ieri e 1.141 da quando è cominciata l’emergenza.
I dimessi perché guariti arrivano a 14.489, i casi identificati dal sospetto diagnostico sono ora 32.148 mentre quelli scoperti da attività di screening impennano a 19.723. Il totale dei tamponi effettuati è di 875.889 test di cui 9.386 eseguiti in un solo giorno.
I ricoverati con sintomi sono 1.568 di cui 242 in Terapia Intensiva. In isolamento domiciliare ci sono 3.4431 soggetti. Attualmente positivi: 36.241.
Questa la ripartizione su base provinciale dei nuovi casi: 583 a Palermo, 625 a Catania, 145 a Messina, 56 a Ragusa, 71 a Trapani, 126 a Siracusa, 107 ad Agrigento, 70 a Caltanissetta e 55 a Enna.
Intanto, in Sicilia è scoppiato il “caso” sui dati dei posti letto delle Terapie Intensive. Tutto è imperniato su un file audio, pubblicato oggi dal quotidiano lasicilia.it, in cui il super burocrate Mario La Rocca invita i manager dell’Asp e degli ospedali a “caricare” nelle piattaforme i dati relativi ai posti letto. Secondo quanto appreso, pare che le parole pronunciate dal dirigente, provenienti da una chat WhastApp, risalgano al 4 novembre scorso, vigilia della classificazione delle regioni.
Oggi, l’assessore alla Sanità, Ruggero Razza, ha dichiarato di non comprendere la polemica e che “se il direttore generale del mio assessorato in maniera forte ha richiamato tutti alle proprie responsabilità, penso abbia fatto il suo dovere”.
Razza ha anche scritto al ministro della Salute, Roberto Speranza, per chiedere l’invio dei Nas per perché “si faccia un immediato controllo di tutto quello che è stato caricato sulle nostre piattaforme”.
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