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VIDEO|Scommesse illecite, blitz in Sicilia: come funzionava il business milionario della mafia

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Arresti a Palermo, Ragusa, Messina, Agrigento e Trapani, questa mattina all’alba, da parte della polizia di Stato che ha smantellato un’organizzazione che operava nelle scommesse online illecite ed nell’intestazione fittizia di beni. A finire in manette sono stati in 12 accusati di aver avviato, su tutto il territorio nazionale, un’attività organizzata per accettare e raccogliere, anche per via telematica, scommesse di vario genere su siti internet appartenenti a società maltesi prive di concessioni in Italia da parte dei Monopoli di Stato e “per aver commesso il fatto avvalendosi della forza di intimidazione di Cosa nostra”.

I tentacoli di Cosa nostra sulle scommesse online, 12 arresti in Sicilia |VIDEO

In particolare C. S., C. R. e D. G., sono ritenuti promotori e organizzatori dell’associazione, si sarebbero avvalsi della forza di intimidazione di due palermitani presumibilmente appartenenti a “Cosa Nostra” (e precisamente F. G. alla famiglia mafiosa della “Noce” e F. A. a quella di “Passo di Rigano”), per imporre il sito di scommesse on line nelle agenzie ricadenti territorialmente nel comprensorio di influenza della famiglia mafiosa di riferimento.

L’attività investigativa, coordinata dalla D.D.A. di Palermo e condotta dalla Squadra Mobile palermitana, confermerebbe il dato già emerso in altre indagini ossia l’esistenza di una forte compenetrazione tra Cosa nostra e la gestione e distribuzione sul territorio di una rilevante parte delle sale gioco e scommesse “in seno alle quali – spiegano gli investigatori – quotidianamente, si muove una mole di denaro, spesso sottratta a qualunque forma di controllo legale e fiscale, di non facile quantificazione, che va a rimpinguare significativamente le casse dell’associazione mafiosa fino a diventarne una delle più cospicue fonti di reddito degli ultimi anni”.

L’inchiesta farebbe luce su un’organizzazione piramidale al vertice si porrebbe il gestore del sito di scommesse, coadiuvato da un numero variabile di responsabili di macro aree territoriali, cosiddetti “Masters”, incaricati della diffusione del sito stesso sul territorio, dei rapporti con i referenti tecnici e della movimentazione del denaro. In posizione subordinata rispetto ai Masters, gli Agenti incaricati della supervisione di un determinato numero di agenzie ed  infine, i Preposti ai singoli negozi di gioco: l’associazione si avvantaggerebbe, infatti, di una ramificata rete di agenzie che dissimulerebbero la loro reale operatività sotto la copertura di punti vendita di ricariche, corner (bar, tabacchi, edicole, internet point), sebbene legate in realtà a piattaforme internet riconducibili a bookmaker stranieri. 

Il pagamento delle scommesse non avverrebbe attraverso una transazione on line diretta tra giocatori e bookmaker estero, ma “in contanti” con pagamento di denaro nelle mani del gestore delle agenzie dislocate sul territorio. Il contratto di gioco si perfezionerebbe sul territorio italiano e verrebbe gestito dal punto commerciale “affiliato” all’associazione criminale, il quale, poi trasferirebbe le somme, al netto delle provvigioni (compensando le perdite con le vincite), alla direzione amministrativa della piattaforma estera (i cosiddetti rientri).

I punti commerciali, di fatto, rappresenterebbero l’interfaccia della “casa madre”,  guadagnando una provvigione, riconosciuta dal bookmaker, commisurata alle giocate raccolte. Nello specifico, il meccanismo utilizzato dal gruppo associativo si baserebbe essenzialmente sull’uso esclusivo di siti web (skin), appartenenti a bookmakers con server aventi sede a Malta, fornitori di servizi di giochi e scommesse contenenti una vasta tipologia di giocate (calcio, formula 1, ciclismo, tennis, ippica, poker, casinò nonché anche i cosiddetti giochi virtuali).

Una parte del denaro illecitamente guadagnato verrebbe investita da alcuni presunti sodali dell’organizzazione in un’azienda agricola agrigentina, sottoposta a sequestro preventivo. Sono state sottoposte a sequestro preventivo le apparecchiature informatiche e i beni mobili aziendali di 2 agenzie sparse sul territorio palermitano. Il volume del denaro raccolto dalle agenzie per gli eventi sportivi scommessi sui siti internet si aggirerebbe presumibilmente intorno a due milioni al mese per ogni sito internet utilizzato.

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