Era stata ricoverata il 16 novembre all’ospedale dei Bambini di Palermo ma non ce l’ha fatta la tredicenne per cui i medici hanno fatto di tutto per salvarle la vita. I sanitari hanno dichiarato al morte cerebrale e i genitori hanno deciso di donare gli organi. È stata aperta un’inchiesta, la Procura ha disposto l’autopsia sul cadavere per cercare di risalire alle cause che hanno portato al decesso.
L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e condotte dalla Squadra Mobile diretta da Rodolfo Ruperti. Ai medici del Policlinico ora il compito di effettuare gli esami tossicologici per capire quali sostanze avesse ingerito la ragazzina prima della crisi che l’ha costretta a fare il suo ingresso in ospedale in gravissime condizioni. Si pensa a dei sedativi che, sembrerebbe, le venivano somministrati per curare una patologia da cui era affetta.
All’ospedale Di Cristina, in questo momento e per motivi diversi, si trovano ricoverati in condizioni critiche altri tre piccoli pazienti che negli ultimi 9 nove giorni sono arrivati al nosocomio in codice rosso per aver ingerito sostanze stupefacenti che si trovavano nelle loro abitazioni. L’ultimo, di un anno e mezzo, è stato trasportato ieri. Mercoledì scorso è stata la volta di un altro piccolo, dagli esami sarebbero emerse tracce di cocaina e hashish.
È stata effettuata una perquisizione a casa dei genitori e non sono state trovate droghe ma una pistola con matricola abrasa la cui provenienza è ancora al vaglio degli investigatori. Il secondo ricovero è invece avvenuto domenica scorsa, anche in questo caso è stata riscontrata la presenza di droghe nel sangue del bimbo.
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