Sospesa la stagione venatoria in Sicilia, la pre-apertura del 31 agosto e del 7 settembre è stata stoppata dal Tar, per la terza volta. Pollice in giù quindi per il calendario 2021-22, emanato dall’assessore regionale all’Agricoltura Toni Scilla. Il giudice amministrativo di Palermo ha accolto la sospensiva richiesta da Wwf, Lav, Legambiente Sicilia, Lipu, Lndc Animal Protection ed Enpa che avevano impugnato i decreti assessoriali che stabilivano periodi e specie cacciabili.
Per il Tribunale, la Regione non ha tenuto conto dell’emergenza ambientale causata dagli incendi estivi che hanno danneggiato gravemente le popolazioni di animali selvatici. “Con questa ulteriore vittoria giudiziaria – commentano le associazioni – è stata riaffermata la legalità e la prioritaria esigenza di tutela della biodiversità. La magistratura ha sonoramente bocciato i decreti ‘sparatutto’ dell’assessore Scilla: sapeva di approvare atti illegittimi e devastanti per la fauna, ma lo ha voluto fare ugualmente per concedere un regalo ai cacciatori più oltranzisti”.