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Roma impugna la sanatoria in Sicilia, solo a luglio l’ok dell’Ars

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Approvata il 13 luglio e impugnata a settembre dal Consiglio dei Ministri. È la legge sul condono edilizio nelle aree sottoposte a vincolo relativo che in estate aveva avuto l’ok dell’Ars. Una “grande notizia” per il deputato del M5s Giampiero Trizzino.La vergognosa legge siciliana sul condono edilizio in aree paesaggistiche è stata impugnata. Una grande notizia, specialmente per quelli come noi che mettono anima e corpo per ciò in cui credono. Era ferragosto. Mentre tutti stavano al mare, noi eravamo in ufficio a scrivere la nota per il Governo Draghi, affinché si convincesse a trasmettere alla Corte Costituzionale questa terribile legge che aggredisce il territorio siciliano”.

“Ebbene, a quanto pare siamo stati abbastanza convincenti La legge è stata impugnata e, sono certo, tra qualche mese verrà abrogata. Di lei resterà solo un brutto ricordo. Quando si lavora consapevoli di essere nel giusto, avendo come unico obiettivo la tutela dell’ambiente, senza mezze misure, i risultati arrivano. Sempre”.

Erano due le sanatorie approvate da Sala d’Ercole il 13 luglio. A suscitare le ire dell’opposizione era stato un articolo in particolare, quello inerente alle aree sottoposte a vincolo di “inedificabilità relativa ovvero un tipo di tutela che può essere rimossa ex post attraverso giudizio di compatibilità delle opere da sanare. Era passato per il rotto della cuffia, grazie a un solo voto: 19-18. Avevano espresso parere contrario Pd, M5s, il Gruppo Misto con Fava (Caronia e Pullara avevano votato favorevole), Attiva Sicilia con Palmeri (Angela Foti e Sergio Tancredi, ex grillini, avevano detto sì). Astenuta la presidente della commissione Ambiente, Giusi Savarino

 

 

 

 

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