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Con l’accusa di bancarotta fraudolenta i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina hanno arrestato 3 imprenditori di origini siciliane e sequestrato una società e somme per un valore complessivo superiore a 1,5 milioni di euro. Nel dettaglio, “le investigazioni – dicono le Fiamme gialle – hanno trovato la loro genesi nel dissesto della N.C. s.r.l. di Messina, operante nel settore della fabbricazione di apparecchi per telecomunicazioni, dichiarata fallita dal Tribunale di Messina nel marzo 2017, così riscontrando, secondo ipotesi d’accusa, l’esistenza di un programmato modus operandi, finalizzato alla sistematica decozione di imprese appartenenti all’ampio e noto gruppo societario investigato, a beneficio di altre società in bonis”.
Un gruppo di imprese che si è sviluppato nel tempo, a partire dai primi anni 2000, e costituito da numerose compagine societarie operanti in svariati settori economici eterogenei: dalla costruzione e gestione di alberghi e villaggi turistici nel settore luxury, alla ristorazione, allo sviluppo di attività pubblicitarie sino all’attività di trasporto aereo e marittimo. Gli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Messina hanno focalizzato l’attenzione investigativa su una singolare operazione economico-finanziaria, per circa 8 milioni di euro, attinente un credito vantato dalla fallita N.C. s.r.l. nei confronti di una sua società partecipata, la AD N. s.r.l., attiva nell’ideazione di campagne pubblicitarie, poi svalutato, in momenti successivi, risalenti al 2007 e 2014, e connesso incremento, ritenuto fittizio, del valore della partecipazione detenuta dalla fallita nella seconda società.
Destinatari della custodia cautelare ai domiciliari R.G., 66 anni, fratello del dominus R.A., di 59, rintracciato a Milazzo, e O.C., 70 anni, individuato a Valguarnera Caropepe (En), entrambi ritenuti mere teste di legno. Con il medesimo provvedimento, il Giudice del Tribunale di Messina ha anche disposto il sequestro della società AD N. s.r.l., con sede a Roma, nonché di provviste finanziarie pari a 1,5 milioni di euro, nei confronti di due distinte società, rispettivamente con sede in Roma e Modena ed attive nei settori della compravendita immobili e nella costruzioni di edifici, beneficiarie delle provviste finanziarie distratte dalla fallita N.C. s.r.l..