Arrestato a Catania un pregiudicato di 40 anni che ha appiccato il fuoco alla baracca dentro cui dormiva il cognato. L’accusa è di tentato omicidio e incendio doloso. Alla base del gesto, una vendetta personale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione Ognina e del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale che lo hanno colto in flagranza di reato.
La tragedia si stava per consumare all’interno di una abitazione di fortuna di via Bartolomeo Altavilla, costruita dal padre morto della vittima. L’arrestato, dedito all’uso di droga, si è presentato davanti all’abitazione di lamiera del cognato dandola alla fiamme mentre questo dormiva, non curante che il fuoco potesse mettere in pericolo l’adiacente abitazione della madre 61enne. La vittima si è svegliata a causa delle esalazioni del fumo ed è riuscita a salvarsi.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il 40enne incendiario aveva accusato il cognato di avergli rubato la batteria dell’Apecar e per questo gli aveva preannunciato il suo proposito di vendetta. I militari hanno poi perquisito l’abitazione dell’arrestato e scoperto, nascosta nel sottoscala, una tanica da 10 litri piena per 1/3 di liquido infiammabile. Assolte le formalità di rito, il pregiudicato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.