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Emergenza sepolture caso nazionale, Salvini a Palermo per un sopralluogo

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L’emergenza bare al cimitero dei Rotoli di Palermo diventa un caso nazionale. Il leader della Lega, Matteo Salvini, infatti, dovrebbe fare un sopralluogo in città per constatare di persona la situazione. Lo fanno sapere fonti del Carroccio. “Bare accatastate da mesi e ora, complici le alte temperature, grave pericolo sanitario perfino secondo il Comune di Palermo”.

“Lo scandalo del cimitero Rotoli nel capoluogo siciliano, che anche oggi ha ampio spazio nella cronaca locale, sarà oggetto di una interrogazione parlamentare del senatore Matteo Salvini che prossimamente intende fare un sopralluogo”. Il senatore leghista, che nei giorni scorsi in visita nel capoluogo ha dichiarato di volere un suo candidato per le elezioni regionali del prossimo anno, dovrebbe essere oggi a Messina, in visita al Comando Provinciale dei vigili del fuoco. L’emergenza incendi di questi giorni al centro dell’attenzione della politica nazionale.

gelarda
Igor Gelarda

Ma sull’emergenza sepolture, non è l’unico a puntare l’indice contro l’Amministrazione del sindaco Leoluca Orlando. Secondo Igor Gelarda, capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, il primo cittadino “ha perso l’ennesima occasione per mostrare di essere (per fortuna ancora per poco) il sindaco della quinta citta d’Italia”. Il riferimento è all’appello di Orlando, dopo la presa del potere in Afghanistan da parte dei Talebani, di evitare un massacro di inermi, affermando che Palermo è pronta ad accogliere i profughi.

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Mentre la citta affoga nella spazzatura e al cimitero dei Rotoli le bare letteralmente esplodono sotto il caldo rilasciando miasmi e percolato, ecco che il sindaco come prima iniziativa rilancia i suoi proclami di accoglienza, dopo i clandestini da ogni dove, anche per i profughi afghani”. Al netto della preoccupazione per quello che sta accadendo a Kabul, Gelarda ricorda al sindaco di essere pagato “per risolvere i problemi dei palermitani, non per fare continui proclami su argomenti non di sua competenza provando a distrarre l’attenzione dai propri incredibili fallimenti”.

E in effetti si sono verificati dei casi in cui alcune bare sono “esplose”, lo ha confermato il direttore del cimitero dei Rotoli, Leonardo Cristofaro, al Capo di Gabinetto, Sergio Pollicita. “Numerosi feretri – diceva prima di Ferragosto – hanno iniziato a percolare a causa delle elevate temperature e la mancanza di fosse di inumazione”. Da qui l’allarme e la richiesta di acquistare “un congruo numero di sovracasse di zinco”. Perché senza di queste e, la possibilità di procedere alle sepolture “la situazione non potrà che ulteriormente peggiorare sino a diventare un pericolo sanitario grave“.

Al momento, sono 242 le bare accatastate a terra e 733 quelle poste sugli scaffali. Le salme sono sparpagliate in tutto il cimitero dove sono state realizzate delle tensostrutture, perfino dentro alcuni uffici. Il forno crematorio, inoltre, non funziona da oltre un anno.

 

 


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