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Covid, l’epidemiologo Merler: “Aumento dei contagi? Colpa degli Europei”

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Secondo Stefano Merler della fondazione Kessler di Trento, che calcola l’indice di trasmissibilità per l’Istituto superiore di sanità, sono stati i festeggiamenti per gli Europei di calcio a far salire la curva del contagio. “Non ci sono studi sulle cause di quello che è successo ma non vedo altre ipotesi. Del resto in quel periodo non sono cambiate le regole. E il fatto che l’ultima rilevazione dell’Rt, il 27 luglio, abbia osservato un nuovo calo, a 1,2, dice che quella crescita è collegata a un comportamento limitato nel tempo, legato forse ai festeggiamenti. Che abbiano avuto un peso del resto lo dicono i cluster in alcune regioni dopo le partite”.

Ma la prospettiva, ora, è che l’Rt cali, afferma in un’intervista a La Repubblica: “La prima possibilità è che l’Rt scenda sotto la soglia di 1. Sarebbe una cosa estremamente positiva. E significherebbe che con i comportamenti di oggi e con il piano vaccinale possiamo tenere sotto controllo la Delta. Altra possibilità è che resti intorno a 1,2. Vorrebbe dire che l’epidemia cresce ancora, anche se meno rispetto al passato. In questo caso l’impatto dal punto di vista sanitario dovrebbe comunque essere contenuto. C’è poi una terza ipotesi, più remota, di un nuovo aumento dell’Rt, legato a comportamenti sbagliati dei cittadini”.

Quanto all’impatto in altri Paesi più forte della Delta rispetto all’Italia, Merler afferma che “è difficile fare confronti. Il Regno Unito ha avuto la variante prima e può aver scontato il fatto di aver puntato su una grande estensione delle prime dosi, che da sole sono poco efficaci contro la variante. La Spagna, come altri, probabilmente ha ecceduto nelle riaperture”.

Sull’incidenza dei contagi con la riapertura delle scuole, l’epidemiologo matematico afferma che “la scuola è stata riorganizzata con protocolli attenti ma l’impatto non si può prevedere. Molto dipende da come ci arriviamo, in base ai tre scenari appena citati. Se la situazione sarà sotto controllo, con un numero basso di contagi, si potrà tornare a lezione con relativa tranquillità. Altrimenti qualche problema ci sarà. Rispetto a un anno fa però abbiamo una grande arma: il vaccino”.

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