Diventano cinque le “zone rosse” in Sicilia: Cesarò (dove sono stati riscontrati 85 positivi) e San Teodoro (63 contagiati), in provincia di Messina. L’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, è stata adottata d’intesa con l’assessore alla Salute RuggeroRazza e sentiti i sindaci dei due Comuni.
Il provvedimento resterà in vigore dalle 14 di domani fino a domenica 15: prevista un’unica “zona rossa”, tenuto conto della contiguità dei medesimi territori e della presenza di attività lavorative essenziali interconnesse.
In particolare, sarà vietato l’accesso e l’allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici o privati. Previsto, inoltre, il divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, tranne che per comprovate esigenze di lavoro; acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità; ragioni di natura sanitaria; stato di necessità; usufruire di servizi o svolgere attività non sospese.
Stop anche alle attività didattiche e scolastiche (di ogni ordine e grado) e degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.
Consentito, invece, il transito, in ingresso e in uscita, dai due Comuni, per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza, nonché esclusivamente per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari e di beni o servizi essenziali.
Consentita l’entrata e l’uscita dai due paesi esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.
L’ordinanza prevede, inoltre, l’istituzione e l’insediamento, con presidio fisso a Cesarò h24, di una Usca di Pronto intervento per entrambe le comunità. Attualmente risultano attive in Sicilia le “zone rosse” di Sambuca di Sicilia e Torretta (che scadranno oggi a mezzanotte), Vittoria e Centuripe (fino al 10 novembre).