Covid, contagi in crescita: Figliuolo pensa al Green pass alla francese

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Sono oltre 25 milioni (25.286.020) le persone vaccinate in Italia contro il Covid, poco meno della metà (46,82%) della popolazione over 12. Ma i contagi sono in risalita e l’ipotesi di una Green pass ‘alla francese’ per incentivare la campagna vaccinale si fa strada anche nel nostro Paese. Mentre in Francia non mancano le proteste contro l’obbligo vaccinale per il personale sanitario e la richiesta del Green pass per accedere a diversi locali pubblici, esperti e non solo si interrogano sulla necessità dell’obbligo del certificato verde per andare al bar, al ristorante, al cinema, a teatro anche in Italia.

Sono stati 2.153 i contagi da Coronavirus in Italia mercoledì 14 luglio. E sono stati registrati altri 23 morti. Sono stati eseguiti 210.599 tamponi, per un tasso di positività che sale all’1%. Calano i pazienti Covid in ospedale rispetto alla giornata di ieri: sono 1.108 i ricoverati con sintomi (-20) e si registrano 6 ricoveri in meno in terapia intensiva, dove gli ingressi odierni sono stati 7 e il totale dei posti occupati è di 151. L’idea del Green pass obbligatorio in determinate situazioni piace ad esempio al commissario straordinario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo: “Concordo con Macron sul fatto che la vaccinazione è una delle chiavi per il ritorno alla normalità. Per convincere gli ultimi irriducibili utilizzare il green pass per questo tipo di eventi potrebbe essere una buona soluzione. Potrebbe essere anche una spinta per la vaccinazione”.

Sul Green pass il presidente francese Macron ha applicato quanto già fatto da Israele. Sui treni, al ristorante, agli eventi va solo chi ne è provvisto. In una notte un milione di persone sono corse a prenotare l’appuntamento per i vaccini. A condividere questo modello e a definirla “una scelta giusta” è stato Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute: “Dovremmo farlo anche in Italia, non chieda a me perché ancora non siamo partiti, io a Speranza l’ho detto tante volte. Pensiamo alle discoteche: se concedessimo ai locali di aprire per i clienti con il Green pass, vedrà che avremmo la corsa di chi ha tra i 18 e i 40 anni a vaccinarsi”.

 

 

 

 

 

 

 

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