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Morto Alfonso Giordano, il giudice che condannò i boss di Cosa nostra

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È morto Alfonso Giordano, 92 anni, il presidente del primo maxiprocesso alla mafia. Era il 16 dicembre del 1987 quando il Presidente della Corte d’assise Giordano inflisse 19 ergastoli e 2.665 anni di reclusione. Mai nella storia si era celebrato un processo con 475 imputati e con centinaia di imputazioni.

Alla sbarra nomi eccellenti di Cosa nostra: da Leoluca Bagarella a Pippo Calò e Michele Greco, oltre ai due boss corleonesi, Salvatore Riina e Bernardo Provenzano, che all’epoca erano ancora latitanti. Grande accusatore, il pentito Tommaso Buscetta. Giudici istruttori, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che hanno scritto pagine e pagine di accuse letteralmente reclusi nel supercarcere dell’Asinara per motivi di sicurezza.

Sono state 349 le udienze nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo. Oltre 1.300 gli interrogatori di boss, trafficanti di droga e pentiti. La requisitoria venne tenuta dai pubblici ministeri Giuseppe Ayala e Domenico Signorino.

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