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Naufragio a Lampedusa, Sea Watch contro l’Italia: “Donne e bambini uccisi da politiche criminali”

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Dopo il naufragio al largo di Lampedusa, costato la vita a 9 migranti, tra cui una donna incinta e dei bambini, Sea Watch attacca l’Ue e l’Italia. “Ancora morti che potevano essere evitate a poche miglia dalle coste europee. Mentre le navi che potrebbero salvare vite sono bloccate dal governo”.

“Le autorità – si legge su Twitter – lasciano annegare uomini donne e bambini. Vittime delle politiche criminali di Italia ed Europa”. A fare da sponda anche le dichiarazioni del leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni:Se ci fosse stato una missione europea o italiana di ricerca e soccorso in Mediterraneo, se le navi Ong non fossero bloccate da una burocrazia ottusa, se Draghi e il suo governo non finanziassero i trafficanti libici, oggi non saremmo qui a piangere altri esseri umani sacrificati dal cinismo di una politica ingiusta e sbagliata”.

“Mentre Salvini e Meloni continueranno a dire corbellerie e schifezze – aggiunge – gli altri partiti della maggioranza si astengano dai messaggi di cordoglio e di condanna. Se c’è anche un nuovo naufragio a poche miglia da Lampedusa è anche per responsabilità delle scelte del nostro governo”. 

 

 


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