Laura Papadia, 37enne originaria di Palermo, è stata trovata senza vita oggi a Spoleto nella sua abitazione. A dare l’allarme è stato il marito, Gianluca Romita, 48enne milanese, che, prima di essere bloccato mentre minacciava di gettarsi dall’imponente Ponte delle Torri, avrebbe confessato agli agenti di aver ucciso la donna. Il dramma si è consumato in un appartamento al quarto piano di un palazzo storico in via Porta Fuga. La polizia, allertata dai colleghi di lavoro di Laura, preoccupati per la sua assenza al supermercato Tigre dove lavorava, ha fatto la macabra scoperta. Secondo i primi accertamenti, la donna sarebbe stata strangolata.
Gianluca Romita è stato fermato dagli agenti mentre si trovava in bilico sugli 80 metri del ponte storico. L’uomo, rappresentante di vini, è ora in stato di fermo nel commissariato di Spoleto. Ulteriori dettagli rivelerebbero che Romita avrebbe precedentemente contattato la sua ex moglie a Oristano, confessandole l’omicidio e il suo intento suicida. Proprio la telefonata dell’ex coniuge al 112 avrebbe fatto scattare l’allarme. Le indagini della Procura di Spoleto si concentrano ora sull’ipotesi di femminicidio. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica precisa dell’accaduto e il movente che ha portato alla tragica morte di Laura Papadia.
