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Sostenibilità, Forum Multistakeholder Cdp: in Italia prioritaria ma si tinge pragmatismo per Under 35

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(Adnkronos) – Più consapevoli, più pragmatici ma anche più preoccupati per le sfide rappresentate dalle nuove frontiere dell’Intelligenza Artificiale. Questi sono i cittadini italiani nel loro rapporto con la sostenibilità ambientale e sociale e con l’innovazione tecnologica secondo l’indagine BVA Doxa “Gli italiani tra sostenibilità e intelligenza artificiale: generazioni a confronto”. Lo studio è stato presentato nel corso della terza edizione del Forum Multistakeholder, l’appuntamento annuale del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (CDP) che riunisce interlocutori strategici di CDP e società civile in un confronto sulle prospettive dello sviluppo sostenibile e che si è tenuto questa mattina a Milano nella sede di Borsa Italiana. Nessuna disparità di conoscenze o interessi tra le diverse generazioni su tematiche ambientali e sociali secondo Doxa, ma gli Under 35 hanno sviluppato un approccio più concreto e maturo rispetto al passato nei confronti degli obiettivi ESG e ne comprendono maggiormente la complessità. Vedono, insomma, di fronte a loro un percorso necessario ma sempre più difficile. Il fronte intergenerazionale è compatto anche davanti alle sfide dell’intelligenza artificiale, ormai parte integrante della vita quotidiana, ma vissuta con preoccupazioni per la privacy e il lavoro. 

Alla presenza del Presidente di CDP Giovanni Gorno Tempini e dell’Amministratore Delegato, Dario Scannapieco si sono confrontati sui temi del Forum, “Giovani, Innovazione e sostenibilità”, Dante Roscini, Professore di Management Practice of Business Administration della Harvard Business School, Giovanni Azzone, Presidente di ACRI e Fondazione Cariplo, Francesca Dominici, Professoressa di Biostatistica e Direttrice Harvard Data Science Initiative, Costanza Carmignani, studentessa universitaria, Donatella Sciuto, Rettrice Politecnico di Milano e Fabrizio Testa, CEO di Borsa Italiana e Barbara Gallavotti, divulgatrice scientifica. 

“Il dibattito di oggi – ha dichiarato il Presidente di CDP, Giovanni Gorno Tempini – mette in luce la complessità della transizione ecologica e la difficoltà di bilanciare le esigenze degli investitori, i nuovi equilibri globali e le responsabilità sociali. La sostenibilità è a un crocevia a livello mondiale: la domanda a cui rispondere ora è quale approccio dobbiamo seguire per proteggerne gli aspetti positivi per coniugarla con competitività e crescita, in particolare in Europa. La terza edizione del Forum Multistakeholder si inserisce in un dibattito cruciale di questa fase storica in cui CDP ha scelto di darsi obiettivi credibili e concreti che caratterizzano anche il nuovo Piano ESG 2025-27. Il Forum guarda al futuro con gli occhi delle nuove generazioni, più consapevoli anche di fronte alle sfide poste dall’intelligenza artificiale. Sono loro che ci ricordano come la sostenibilità sia un obiettivo comune, che non deve lasciare indietro nessuno”.  

“Questo Forum – ha aggiunto l’Amministratore Delegato di CDP, Dario Scannapieco – nasce dalla volontà di stimolare un confronto per realizzare una transizione ‘giusta’, che tenga conto di tutti gli aspetti ambientali e sociali. La trasformazione realizzata da CDP negli ultimi anni ha portato al centro sostenibilità e impatto ed è stato un segnale forte che, quale banca promozionale, abbiamo voluto dare al mercato. Abbiamo scelto di mantenere impegni e obiettivi per continuare a fare la nostra parte e accrescere il nostro ruolo al servizio del Paese, consci delle grandi sfide che ci attendono. Vogliamo guardare alla sostanza e alla concretezza dei progetti da finanziare e riconoscere i migliori. In questo percorso CDP sarà tanto più credibile quanto più riuscirà a fare squadra in Italia e in Europa e adattarsi a uno scenario in continua evoluzione. La strada verso una transizione giusta sarà probabilmente più faticosa. Forse ogni tanto dovremo correggere la rotta, ma la destinazione è quella”. 

I risultati dell’indagine BVA Doxa su “Gli italiani tra sostenibilità e intelligenza artificiale: generazioni a confronto”, illustrati durante l’evento da Elena Shneiwer, Responsabile ESG Engagement di CDP, fotografano il rapporto dei cittadini tra i 14 e i 74 anni nel 2024 rispetto alle tematiche ambientali e sociali in relazione con la finanza, e ai nuovi scenari aperti dall’intelligenza artificiale. Ne emerge un quadro articolato caratterizzato da una forte conoscenza trasversale da parte degli intervistati delle tematiche ESG senza significative differenze tra le diverse generazioni: il 90% degli intervistati (18-74 anni) ha sentito parlare di tematiche ESG con una percentuale che sale al 92% tra i rappresentanti della fascia 18-34 anni per raggiungere il 95% nella fascia 14-17. 

L’80% circa degli intervistati dell’intero panel considera inoltre il rispetto dei fattori ESG non una moda ma una necessità, con una crescita di 13 punti percentuali rispetto al 2023. Ma tra gli Under 35 emergono elementi che segnalano un cambiamento nell’approccio, improntato a una maggiore concretezza e pragmaticità, segnali di una presa di coscienza delle difficoltà del percorso. La sostenibilità per loro conta, ma costa. Se da una parte, ad esempio il panel dei giovani è unito sull’importanza che negli acquisti si scelgano prodotti sostenibili, la disponibilità a pagarli di più scende dal 59% degli Under 25 al 53% degli Under 35.  

Per questi ultimi lo sviluppo sostenibile non passa solo dalle politiche governative: l’85% dichiara di impegnarsi in pratiche green concrete. Inoltre, le nuove generazioni appaiono più motivate a fare la propria parte nella transizione ecologica se le iniziative a cui prendere parte prevedono un guadagno anche per sé stessi (come accade ad esempio utilizzando alcune App che favoriscono l’economia circolare). 

Guardando alla creazione di nuovi posti di lavoro, la maggior parte dei 18-34enni ritiene ancora che la sostenibilità abbia un impatto positivo sull’occupazione ma sale al 18% rispetto al 2023 la quota di coloro che crede che invece abbia effetti negativi. Il cambiamento climatico rimane la prima preoccupazione alla quale i giovanissimi associano i timori legati alle guerre e ai conflitti (al primo posto tra le paure dei 14-17enni).  

Inoltre, forti dubbi accompagnano l’ingresso dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana, a cui ormai, stando all’indagine, si fa ricorso in media circa tre volte a settimana. Il rischio che l’IA possa “sopraffare” le persone è condiviso dal 72% degli intervistati senza differenze sostanziali tra le fasce d’età e con allarmi che riguardano campi come quello della privacy, del lavoro e dell’informazione.  

Oltre il 75% dei ragazzi ritiene che le Istituzioni e nello specifico anche Cassa Depositi e Prestiti possano giocare un ruolo importante nella crescita sostenibile del Paese e oltre l’80% del campione crede che CDP possa consolidare e rafforzare le attività in questo settore. Una funzione fondamentale e crescente viene riconosciuta dai giovani anche all’istruzione. Per il 70% degli Under 18 la scuola risulta la principale fonte educativa anche se l’assenza di adeguate competenze finanziarie e del concetto di finanza sostenibile è un altro elemento che lega le generazioni intervistate. In controtendenza è la conoscenza di strumenti finanziari tra i giovanissimi (14-17): il 76% conosce infatti almeno un prodotto di risparmio. Al primo posto ci sono i buoni e libretti postali (64%), in cui investirebbe più della metà degli adolescenti (58%) 

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