(Adnkronos) – ”Non sono abituato a fuggire dalle mie responsabilità a differenza di altri… E quando faccio una cosa ci metto la faccia, non sono abituato a cercare capri espiatori o colpevoli. In quel Tribunale ho sempre detto ‘rivendico tutto quello che ho fatto’, e se dovete prendervela con qualcuno, prendetevela con me…”. Il giorno dopo l’assoluzione nel processo Open Arms, Matteo Salvini è stato ieri a Largo Argentina, a Roma, per incontrare i cittadini. Appena arrivato è assediato da giornalisti e tv.
Open Arms, Salvini assolto: “Il fatto non sussiste”. Applausi in aula
C’era qualche parlamentare come l’ex magistrato Simonetta Matone. C’era Claudio Durigon, sottosegretario al ministro del Lavoro. Simpatizzanti, qualche militante. Gli hanno consegnato uno striscione con la maxiscritta “Il fatto non sussiste“, che lui, sorridente, ha esposto davanti a telecamere e obiettivi dei fotografi. Il leader della Lega è tornato a ribadire tutta la sua soddisfazione per aver difeso i confini dell’Italia: ”Essere assolti perché il fatto non sussiste vuol dire che gli intellettualoni di sinistra per tre anni hanno scritto sciocchezze o raccontato sciocchezze in tv…”.
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