La prima serata di Sanremo 2024 tra alti e bassi. I momenti top e flop all’Ariston. Al Festival, si sa, si può entrare Papi e uscire cardinali. Nelle infinite serate del festival ci sono picchi e picchiati, suoni e suonati. Una rassegna di alti e bassi, di esaltazioni e delusioni.
– Ibrahimovic risolve la pratica della successione di Amadeus: “Se ti vedo stanco chiedo il cambio, qui fuori c’è la fila di conduttori, la panchina è lunga”. Fiorello lo supera: “Pensati libero, questo è l’ultimo”.
– Loredana Bertè e la sua autobiografia rock fanno breccia: “sono pazza di me/sì perché mi sono odiata abbastanza/ prima ti dicono basta sei pazza e poi/ poi ti fanno santa”. L’Ariston non tributa la standing. Noi sì.
– Fiorella Mannoia non ha intenzione di cedere ai millennials l’esclusiva del FantaSanremo e punta decisa a lasciare un segno nella gara parallela: piedi scalzi e fiore all’orchestra.
– Federica Brignone non legge i saluti a Sofia Goggia previsti sul gobbo elettronico. Il pubblico vede. Ma forse davvero la colpa non è sua, il tempo della serata kolossal con 30 cantanti in gara (e svariati ospiti) stringe e dall’intervento sparisce anche la promozione di Milano-Cortina.
– Angelina Mango dedica il debutto all’Ariston al padre Pino, il teatro si emoziona. Ma è solo un preludio rispetto a quello che vedremo venerdì quando l’artista porterà sul palco un brano del papà scomparso.
– Il vestito di Clara, la prima ad uscire sul palco, nonostante la bellezza del tessuto a specchio, con la vita con anello rischia l’effetto secchione condominiale. Ma la performance e la bellezza compensano l’ironia dello stilista.
– Amadeus non riconosce il presidente di Rai Cinema Nicola Claudio. Sarà perché in Rai ci sono troppi dirigenti di cui non si riconosce qual è il nome e quale il cognome (c’è anche l’ad Roberto Sergio in sala).
– L’Alieno che accompagna Ghali è vestito meglio di lui (il pezzo è un dialogo tra il cantante e un extraterreste, dove il primo cerca di spiegare al secondo come sta messa casa sua, cioè il mondo, cioè male).
– L’abbondanza di total look causata probabilmente dal FantaSanremo (Mannoia, Annalisa, Ghali, Mahmood, tra gli altri) raggiunge il livello “album Fabbriano” su Diodato, pure protagonista di una grande performance sul palco.
– L’emozione mette a dura prova il Marco Mengoni coconduttore che tentenna in qualche passaggio dei siparietti comici con Amadeus. Recupera con l’autoironia e con la presentazione di Diodato che gli “fa stranissimo”. E quando canta l’Ariston gli perdona tutto.