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Palermo, cane bruciato dal padrone supera seconda notte. Lav: “Un guerriero”

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“Aron ha superato anche la seconda notte ed è stabile al momento”. È quanto scrive la Lega Anti Vivisezione sul suo sito, spiegando come il pitbull, legato dal proprietario in via delle Croci a Palermo e dato alle fiamme dal suo stesso proprietario, stia lottando tra la vita e la morte. “I medici stanno facendo il possibile perché non senta dolore e perché possa esserci anche una sola speranza. Abbiamo ottenuto dall’autorità giudiziaria l’affido e siamo al suo fianco” scrivono dalla Lav definendolo “un guerriero”. Il cane è stato ricoverato grazie all’intervento di un passante, riportando ustioni su oltre l’80% del corpo e gravi danni agli organi interni.


VIDEO | Il cane bruciato vivo a Palermo, proprietario rischia il linciaggio della folla inferocita


Per tutelarlo ed evitare il trasferimento presso la clinica convenzionata con il Comune, troppo rischiosa secondo i veterinari curanti viste le condizioni critiche e la prognosi riservata, la Lav ha fatto richiesta all’autorità giudiziaria di sottoporlo a sequestro preventivo e prenderlo in custodia giudiziaria per farsi quindi carico di tutte le spese veterinarie e del suo mantenimento. A poche ore dal suo lancio, sono già 1.172 le firme raccolte per la petizione “Giustizia per il cane bruciato vivo a Palermo”, lanciata dall’associazione “Uniti per salvarli O.d.v.” su Change.org.

“Siamo profondamente sconvolti e indignati di fronte all’atroce atto di crudeltà perpetrato contro un innocente pitbull nella zona di via delle Croci, nei pressi della chiesa di Santa Maria del Monserrato a Palermo – si legge nella petizione -. Chiediamo la tua partecipazione attiva firmando questa petizione per sostenere la ricerca di giustizia per questa vittima innocente. Sollecitiamo il governo a rivedere e potenziare il codice penale in materia di reati contro gli animali – prosegue -. È fondamentale che la legge rifletta la gravità di tali crimini e che vengano implementate pene severe per coloro che commettono atti di crudeltà verso gli animali”. 

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