Il bambino di 4 anni precipitato dal sesto piano con il padre, il 24 dicembre scorso in via Ausonia, a Palermo, ha lasciato il reparto di Rianimazione dell’ospedale Cervello. L’uomo, M.G., un 38enne docente della facoltà di Ingegneria, è morto. Il piccolo, invece, si è salvato miracolosamente e dopo appena due giorni sotto osservazione, i medici hanno deciso di trasferirlo in un reparto di degenza. Allo stato attuale, il bimbo ha una frattura al braccio e alcuni valori che dovrebbero rientrare nella norma. Dopo essere atterrato sopra i pannelli di un ristorante, sottostante all’appartamento, aveva battuto testa e addome. Un volo di circa 20 metri. Il padre, invece, ha sfondato la tettoia del locale perdendo la vita.
Secondo le prime ricostruzioni, e alcune testimonianze, l’uomo avrebbe perso l’equilibrio nel tentativo di afferrare il figlio che si era sporto troppo dal balcone. Il sospetto di un insano gesto, però, si sarebbe fatto largo nelle ore seguenti alla tragedia: quello del suicidio. Il 38enne, quest’anno, avrebbe subito la perdita della moglie e questo, secondo alcuni, potrebbe avergli fatto perdere la testa. Subito dopo l’arrivo in ospedale, il bambino ha iniziato a piangere e a cercare il padre, come riferito da alcuni sanitari che lo hanno accolto. Oggi le dimissioni dal reparto di Rianimazione.
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