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Pillola del giorno dopo, boom di vendite per Capodanno: lo studio

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L’atmosfera di festa, l’emozione dell’alba di un nuovo anno, la musica, la voglia di stare insieme, l’alcol. Il Capodanno, momento di convivialità per eccellenza, ha anche un risvolto della medaglia: è uno dei momenti più a rischio per rapporti sessuali non protetti e gravidanze indesiderate. Più di qualsiasi altra festività, San Valentino compreso. Può sembrare scontato, ma lo conferma anche la scienza, con diversi studi che si sono susseguiti nel tempo. L’ultimo, pubblicato sulla rivista scientifica “Bmj” in uno spazio dedicato al Natale 2023, segnala un boom di vendite della pillola del giorno dopo proprio nei giorni che seguono la notte di San Silvestro.

L’analisi degli autori ha rilevato che, nella settimana successiva alle vacanze di Capodanno, per esempio negli Usa le vendite settimanali di contraccettivi d’emergenza a base di levonorgestrel sono aumentate di oltre mezza unità ogni 1.000 donne di età compresa tra 15 e 44 anni. Nel dettaglio, l’incremento è di 0,63 unità vendute per 1.000 donne tra i 15 e i 44 anni nelle settimane successive all’ultimo giorno dell’anno.

Sulla base delle stime dell’American Community Survey 2022 sulla dimensione della popolazione femminile in questa fascia d’età (64,9 milioni negli States), “questo aumento delle vendite corrisponde a quasi 41mila confezioni aggiuntive vendute negli Stati Uniti nella settimana successiva al Capodanno 2022 rispetto a una settimana che non segue questa festività”, segnalano gli esperti che firmano lo studio, Brandon Wagner della Texas Tech University e Kelly Cleland dell’American Society for Emergency Contraception, definendolo un “aumento sostanziale rispetto al livello base di vendite”, che quindi anche quest’anno potrebbe essere di “circa il 10%” analizzando i trend degli ultimi anni.

I ricercatori hanno esaminato i dati nazionali delle vendite settimanali di un contraccettivo d’emergenza venduto come farmaco da banco (levonorgestrel) tra il 2016 e il 2022 in diversi punti vendita, dai grocery store alle farmacie. Per fare un paragone, il giorno di San Valentino è stato associato a un aumento delle vendite di pillola del giorno dopo pari a circa la metà dell’aumento di Capodanno: 0,31 (da 0,25 a 0,38) unità per 1.000 donne di età compresa tra 15 e 44 anni.

Gli esperti hanno infatti analizzato varie festività che condividono con il Capodanno alcuni elementi di rischio elevato di rapporti sessuali non protetti: oltre a San Valentino, per esempio per gli Usa San Patrizio e il Giorno dell’Indipendenza. Anche queste date sono state associate ad un aumento delle vendite, ma minore. Le festività senza queste aspettative (Pasqua, Festa della mamma, Festa del papà) non erano significativamente associate alle vendite di contraccettivi d’emergenza a base di levonorgestrel.

Perché il Capodanno è così a rischio? Perché combina quattro serie distinte di fattori che espongono maggiormente a rapporti non protetti, evidenziano gli autori dello studio: “Aumento del comportamento sessuale, diminuzione dell’uso della contraccezione durante i rapporti, aumento purtroppo anche dei tassi di violenza sessuale e accesso potenzialmente limitato alla contraccezione”, elencano. Di particolare rilevanza per l’ultima notte dell’anno, è il fatto che il consumo di alcol è stato collegato a una maggiore probabilità di avere rapporti sessuali non protetti con partner occasionali. Quanto all’accesso alla contraccezione, può essere alquanto limitato durante il periodo festivo, fanno notare gli autori. La chiusura dei negozi alla vigilia di Capodanno, in particolare, potrebbe limitare la contraccezione a portata di mano, importante fattore predittivo del sesso non protetto per i giovani adulti.

Nonostante il soprannome di “pillola del giorno dopo”, gli esperti ricordano che la contraccezione d’emergenza con levonorgestrel è efficace se assunta entro 96-120 ore dopo un rapporto non protetto. “Per le persone che hanno avuto rapporti vaginali non protetti durante le vacanze di Capodanno, potrebbe prevenire efficacemente una gravidanza indesiderata”. Lo studio, concludono gli autori, può “fornire importanti spunti sul bisogno insoddisfatto di contraccezione durante questo periodo. Mirare ai rischi comportamentali, adottare strategie di prevenzione per mitigare i rischi di violenza sessuale e migliorare l’accesso alla contraccezione durante le vacanze possono limitare le conseguenze associate ai rapporti non protetti”.

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