In manette un funzionario della Direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate a Messina e divieto di esercitare la professione per un anno per due commercialisti. Le accuse, a vario titolo, sono tentata concussione, induzione indebita a dare utilità, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Le indagini hanno preso il via dopo la denuncia di un imprenditore che, nel periodo dell’emergenza sanitaria Covid–19, aveva presentato la richiesta per ottenere i contributi finanziati attraverso il c.d. “Decreto Ristori”.
“Secondo gli elementi finora acquisiti – spiegano dalla guardia di finanza – il funzionario dell’Agenzia delle Entrate avrebbe prospettato all’imprenditore un collegamento tra l’erogazione dei contributi dovuti e le sponsorizzazioni ad una associazione sportiva dilettantistica, di cui lui stesso era Team Manager”. secondo gli investigatori, è qui che entrerebbero in gioco i due commercialisti che “in accordo con il pubblico ufficiale, si facevano portavoce delle indebite richieste del funzionario, incentivando i clienti ad elargire sponsorizzazioni. Inoltre, le imprese che avevano assecondato siffatte richieste ottenevano anche un beneficio fiscale, portando in deduzione le spese di sponsorizzazione effettuate”.
I titolari delle aziende indotti alle “sponsorizzazioni”, in tutto quattro, sono stati indagati per “aver indebitamente corrisposto i relativi benefici, ricercando un illecito vantaggio in procedure amministrative”. Inoltre, secondo le ricostruzioni, le sponsorizzazioni sarebbero state fittizie “stante l’inesistenza di qualsiasi attività pubblicitaria da parte della Associazione Sportiva Dilettantistica”.