Il Covid-19 continua a mutare, un rimescolamento continuo che, in qualche caso, segnalano gli esperti, potrebbe mettere alla prova la nostra risposta immunitaria. L’ultima variante di Sars-CoV-2 sotto la lente degli esperti è HV.1, “figlia” ricombinante di una sottovariante di Eris (EG.5) con una mutazione eredità della vecchia Delta che sta spopolando negli Stati Uniti. Già il 14 ottobre negli Usa si stimava che un caso di Covid su 5 fosse dovuto a HV.1. Secondo le ultime proiezioni dei Cdc (Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie), nelle prime due settimane di ottobre si era mostrata in rapida crescita e veniva già data al secondo posto (con una quota pari al 19,5%) fra le varianti più diffuse, appena dietro Eris.
Ora, per gli esperti che continuano a monitorare l’evoluzione del virus, il sorpasso potrebbe essere avvenuto. E si guarda anche a nuove varianti in ascesa. HV.1 corre veloce in particolare a New York, dove – evidenzia su X Raj Rajnarayanan, ricercatore e professore al New York Institute of Technology College of Osteopathic Medicine (Nyitcom) dell’università dell’Arkansas – è ora “il principale lignaggio di Sars-CoV-2”, e si fa strada anche nel resto degli States dove è al top considerando i campioni raccolti negli ultimi 21 giorni. La proteina Spike di HV.1, aggiunge tra l’altro Rajnarayanan, “è vicina all’antigene del vaccino di richiamo di questa stagione”, il monovalente adattato a XBB.1.5. Un aspetto importante da considerare, che spinge l’esperto a lanciare un appello: “Vaccinatevi”.
Intanto la situazione è in continuo movimento, come ha osservato ancora ieri su X lo scienziato Usa Eric Topol, responsabile dello Scripps Research Translational Institute in California. “La prossima variante di Sars-CoV-2 – afferma lo scienziato – è JN.1”, una delle tante discendenti dell’altamente mutata Pirola (BA.2.86), “che differisce notevolmente da HV.1, attuale leader negli Stati Uniti, e anche da EF.5.1 e XBB.1.5 (obiettivo dei richiami vaccinali di oggi). È probabile che metta ulteriormente alla prova la nostra risposta immunitaria”, riflette l’esperto, che fa notare: “Sotto la pressione dell’immunità della popolazione, Sars-CoV-2 continua ad evolversi. BA.2.86, già ipermutata, sta aggiungendo mutazioni”.
JN.1, per esempio, “si sta staccando dal gruppo. La sua continua ascesa potrebbe indicare un cambio del percorso evolutivo del virus dalla famiglia XBB alle varianti basate su BA.2.86”, scrive Topol sui social. JN.1, segnala infine Rajnarayanan, sembra stia mettendo le ali anche in Francia.