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Feroci pestaggi e sangue all’Ecs Dogana club: i nomi della gang arrestata a Catania

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Risse, danneggiamenti, intimidazioni, pestaggi, il tutto aggravato dall’intimidazione del metodo mafioso: queste alcune delle accuse che hanno portato ai sette arresti di questa mattina a Catania. Vittima la discoteca Ecs Dogana Club protagonisti. Tra i soggetti finiti in manette un 15enneimparentato con il clan Nizza, ritenuto articolazione della cosca Santapaola-Ercolano. “Gli indagati – spiegano i carabinieri – agendo con le modalità del branco, avrebbero ingaggiato finte risse per creare disordini e pericolo per clienti e dipendenti, minacciato e percosso barman e buttafuori per estorcere entrate e consumazioni gratuite”.

Da qui le minacce. “Se non mi fai un cocktail giro e ti sfondo tutto”, “stai zitto altrimenti ti taglio le mani”, intimidendo i clienti e causando, in una circostanza, l’interruzione di una festa privata. Uno dei fatti più gravi sarebbe accaduto la sera del 27 febbraio 2023, quando l’indagato minorenne e gli indagati Carmelo Christian Patanè, Maurizio Sottile, Gianluca Zimbone e Concetto Penna “ostentando la disponibilità di pistole, avrebbero attuato un violento pestaggio nei confronti di due giovani coetanei, procurando ad uno di essi lesioni guaribili in 10 giorni”.


VIDEO | Armi, estorsioni e risse in discoteca: 15enne imparentato col boss a capo della gang


In particolare, una delle vittime, dopo essere stata accerchiata dal branco, avrebbe ricevuto da uno degli indagati un colpo alla testa con il calcio della pistola e, immediatamente dopo, una sequenza di calci e pugni dal gruppo. Azione violenta che non sarebbe stata interrotta neanche dalla vista delle ferite sanguinanti “dinanzi alle quali – aggiungono i carabinieri – gli aggressori avrebbero proseguito la propria azione al grido ‘ummazzamu, ummazzamu, u stamu ammazzannu!” (lo ammazziamo, lo ammazziamo, lo stiamo ammazando, ndr).

Il clima di intimidazione avrebbe permesso alla gang di spadroneggiare nel locale, costringendo il titolare e i dipendenti “fortemente intimoriti dalla parentela del minore coni Nizza, a capo di uno dei gruppi operanti nell’associazione mafiosa Santapaola – Ercolano” a farli entrare e consumare bibite senza pagare. Conseguenza delle incursioni violente, oltre ovviamente alle perdite derivanti dal mancato incasso degli ingressi e delle consumazioni, la riduzione delle presenze (apparendo il locale non più sicuro in ragione delle continue azioni del gruppo) e criticità nella gestione dei dipendenti.

In carcere, oltre al minorenne, sono finiti:

–                    Giuseppe CARUSO, nato a Catania il 7.4.1986;

–                     Maurizio SOTTILE, nato a Catania il 25.6.2001;

–                     Giovanni MICELI, nato a Catania il 7.11.1993;

–                     Gianluca ZIMBONE, nato a Catania il 29.11.1997;

–                     Christian Carmelo PATANÈ, nato a Catania il 19.07.1994.

Agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico:

–                      Concetto PENNA, nato a Catania il 14.9.2000.

 

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