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VIDEO | Sparatoria in centro a Bruxelles, 2 morti: “Attentatore ha gridato Allah Akbar”

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“Ho ucciso tre svedesi”. E poi: “Amiamo chi ci ama e odiamo chi ci odia”. Così l’attentatore che ieri sera sera, a Bruxelles, ha sparato all’impazzata con il kalashnikov uccidendo due svedesi e ferendo altre persone, e che è ora ricercato. Secondo le prime ricostruzioni, gli spari sono stati uditi intorno alle 19,15 nei pressi di Place Sainctelette, Boulevard d’Ypres e Boulevard du Ninième de ligne. Sul posto sono arrivati i servizi di emergenza. Nelle immagini scattate da un residente della zona, si vede un uomo con una giacca arancione fluorescente e un casco bianco, un’arma in mano, salire su uno scooter e fuggire. Presumibilmente in precedenza aveva sparato a qualcuno in un atrio prima di sparare a due persone in un taxi.

L’uomo ha parlato in un video diffuso sui social. Dopo aver detto il proprio nome e cognome, il terrorista ha spiegato di essere “un combattente di Allah”. “Vengo dallo Stato islamico. Amiamo chi ci ama e odiamo chi ci odia. Viviamo per la nostra religione e moriamo per la nostra religione. Tuo fratello si è vendicato in nome dei musulmani – ha detto ancora – finora ho ucciso 3 svedesi. Coloro a cui ho fatto qualcosa di sbagliato, possano perdonarmi. E io perdono tutti”. Nel video, diffuso in rete, l’autore della sparatoria rivendica la sua appartenenza allo Stato islamico e si vanta di aver ucciso dei non credenti. Nel suo discorso, in arabo, molto violento, il terrorista dice di aver sparato a due persone per “vendicare i musulmani e che viviamo e moriamo per la nostra religione”.

All’inizio della giornata, Slayem Slouma (il suo nome nel video) aveva scritto un messaggio sul bambino musulmano accoltellato domenica a Chicago, spiegando che se fosse stato cristiano, “lo avremmo chiamato terrorismo e non un crimine brutale”. Le vittime erano due tifosi svedesi, sono morti proprio mentre si giocava la gara tra Belgio e Svezia valida per le qualificazioni a Euro 2024 e diretta dall’arbitro italiano Maurizio Mariani. L’attentatore, ha poi annunciato che si sarebbe diretto verso lo stadio Roi Baudouin, sede del match. La sfida è stata sospesa alla fine del primo tempo sul risultato di 1-1. Nell’intervallo, sarebbero stati i calciatori svedesi a chiedere lo stop della partita. Gli spettatori sono stati invitati a rimanere all’interno dello stadio dopo le minacce del killer, diretto apparentemente verso l’impianto.

Raggiunti dalla notizia, i tifosi belgi, anche loro bloccati all’interno dello stadio, hanno illuminato tutti insieme le torce dei telefonini in segno di solidarietà verso le vittime svedesi dell’attentatore. Diversi applausi sono stati rivolti verso le tribune dove erano seduti i tifosi della Svezia. Il centro di crisi nazionale ha poi fatto sapere che le autorità stavano esaminando come far uscire i tifosi dallo stadio in sicurezza.

 

 

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