Un’innocenza rubata – frutto di una violenza – che trova nel riscatto e nella ribellione una via di salvezza. Questo il filo conduttore del libro L’avversione di Tonino per i ceci e i polacchi (ed. Baldini+Castoldi) romanzo d’esordio del giornalista Giovanni Di Marco, che sarà presentato domani (sabato 7 Ottobre) alle 18,30 presso la sede sociale del Circolo Velico Sferracavallo in via Plauto, 27. Vincitore del Premio per la Cultura Mediterranea 2023 nella sezione Narrativa Giovani, L’avversione di Tonino per i ceci e i polacchi è definito dalla critica come ‘‘un romanzo politico che ai silenzi di un sistema complice di crimini sessuali contrappone l’urlo disperato di un bambino trasfigurato ma non vinto’’.
Un romanzo d’esordio potente e coraggioso che prendendo come filo conduttore l’esperienza del protagonista, riesce a far luce sul dramma, reale, delle vittime di abusi da parte di membri del clero e sull’ostinato – quanto ingiustificabile – silenzio che per anni ha protetto i carnefici abbandonando le vittime al proprio destino. A dialogare con l’autore – introdotto dal presidente del Circolo, Giuseppe Giunchiglia – ci sarà il giornalista Fulvio Viviano (Sky TG24). La partecipazione alla presentazione è libera.
Trama. Il giorno in cui si celebra il funerale della madre di Tonino, la gente non parla d’altro che dell’attentato a Karol Wojtyla. Siamo in un paesino dell’entroterra siciliano: Tonino è un bambino di sette anni, curioso, intelligente e vitale, con una passione smodata per la Juventus. Ma la confusione e la rabbia che prova quel giorno, scavano nel suo animo, lasciando cicatrici profonde. Tonino pare destinato al ruolo di vittima: non solo in quanto orfano, ma anche perché da lì a breve riceverà le attenzioni morbose di Padre Alfio.
In risposta agli abusi, e quasi obbedendo a un impulso autodistruttivo, Tonino rischia di diventare il carnefice di se stesso. Mentre nel mondo di fuori si ragiona di guerra fredda e si festeggia il Mondiale dell’82, dentro di lui tutto sembra andare lentamente in frantumi: le amicizie, la bellezza dell’amore, la possibilità di un futuro, il rapporto con la famiglia. Del bambino che era non rimane che un’eco lontana, che Tonino crescendo faticherà ad ascoltare, perseguitato dal senso di colpa.
La sua speranza di salvezza è Tania, la giovane vicina di casa che gli farà da seconda madre, una ragazza con uno spirito indomito e un passato burrascoso, nonché l’unica persona disposta a lottare perché Tonino ottenga giustizia. Un romanzo capace di raccontare con ironia e leggerezza la perdita dell’innocenza, la ribellione e i tentativi di riscatto di un bambino diventato adulto troppo in fretta.