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Migranti, tragedia in mare: barchino si capovolge, neonato perde la vita

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Tragedia la notte scorsa al largo di Lampedusa. Durante le operazioni sbarco, il barchino con a bordo decine di migranti si è capovolto e diverse persone sono finite in acqua. Tra cui un neonato di pochi mesi, che è morto annegato. Gli altri migranti sono stai recuperati dalla Guardia costiera. La salma è stata portata alla camera mortuaria del cimitero. Sarebbe ancora minorenne la madre, originaria della Guinea: la giovane, accompagnata dalla sorella che ha un bambino piccolo e da un cognato, è adesso all’hotspot di Lampedusa supportata dalle psicologhe. Dovrebbe essere trasferita al più presto in una struttura in provincia di Agrigento.

Secondo quanto emerge, la barca con il bimbo a bordo si sarebbe capovolta perché gli occupanti si sono mossi quando hanno visto arrivare la motovedetta della Guardia costiera. La notte scorsa sono stati circa 1.000 i migranti, quasi prevalentemente uomini, arrivati al molo Favaloro dell’isola. In 23 sbarchi. Soltanto ieri ce ne sono stati oltre 100, per un totale di oltre 5.000 persone. Alle luci dell’alba, sul molo erano in centinaia in attesa di essere trasferiti all’hotspot. pare fossero in arrivo altri barchini con altre decine di migranti a bordo.

Germania: stop agli arrivi dall’Italia. La situazione a Lampedusa è estremamente complicata già dalle prime ore di ieri12 settembre. In questo contesto, è arrivato il semaforo rosso della Germania, che ha bloccato la procedura di selezione dei migranti in arrivo dall’Italia, ovvero il “meccanismo di solidarietà” volontario. Il quotidiano Die Welt ha riportato la la decisione del ministro degli Interni tedesco, Nancy Faeser, notificata all’Italia. Berlino, scrive ancora il giornale, agisce in questo modo davanti alla forte pressione migratoria nei confronti della Germania. Per l’Italia, la decisione della Germania ha un impatto relativo.

Sono 1.042 i migranti ricollocati in terra tedesca, dall’ottobre 2022 a oggi, a fronte degli oltre 100mila arrivi (118.436) in Italia solo da gennaio 2023. I numeri, insomma, cambiano poco per Roma, che si trova a dover fronteggiare un’emergenza di ben altre dimensioni. Proprio per questo motivo, fanno sapere fonti di governo, l’Italia ha deciso da dicembre 2022 di sospendere per ”motivi tecnici” il ritorno nel nostro Paese dei cosiddetti “dublinanti” (i migranti che hanno fatto il primo ingresso in Italia), motivo che sarebbe alla base della decisione tedesca.

 

 

 

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