I sei arrestati, accusati dello stupro di gruppo della 19enne, avvenuto i primi di luglio scorso a Palermo, sono stati trasferiti nella notte dal carcere di Pagliarelli. Cresce la tensione e la pressione mediatica, la scelta, infatti, è ricaduta sulle ore notturne per evitare assembranti di familiari fuori dal penitenziario o la presenza di chi in questi giorni si è accanito sui profili social dei sei giovani, augurando loro sofferenze atroci. La direzione della casa circondariale, nei giorni scorsi, aveva chiesto al ministero di trasferire gli indagati perché “non graditi agli altri detenuti” e per evitare di mettere a repentaglio la sicurezza del carcere.
19enne stuprata a Palermo, arrestati via dal Pagliarelli per le minacce dei detenuti
Nel codice “deontologico” della criminalità, infatti, stupratori e pedofili non sono ben visti e spesso subiscono ritorsioni dagli altri carcerati. Non si tratta solo di una “punizioni” legate a una sorta di “onorabilità” del crimine, confini oltre i quali non si deve andare per pura coscienza, chiunque di loro ha fidanzate, sorelle, cugine: l’obiettivo è annientare eventuali pericoli per i propri cari.
Elio Arnao, Christian Maronia, Samuele La Grassa, Gabriele Di Trapani, Angelo Flores e Cristian Barone sono stati quindi trasferiti in altri istituti di pena siciliani. Il settimo, R. P., minorenne all’epoca dei fatti, avrebbe compiuto 19 anni poco giorni dopo, ha fatto rientro in cella dopo che era stato scarcerato. Si sarebbe vantato sui social del gesto compiuto e per questo motivo il giudice ha deciso per il nuovo arresto ed è stato condotto in carcere dopo che era stato affidato a una comunità. Non sono state rese note le destinazioni dei sei giovani ma almeno due di loro dovrebbero essere assegnanti a Termini Imerese e Castelvetrano.
Nota del Direttore: Cronaca di Sicilia non ha pubblicato, e mai lo farà, il nome della vittima. La vicenda è stata resa nota dalle cronache il 18 agosto 2023, per proteggerla ulteriormente non abbiamo pubblicato i nomi degli arrestati. Scelta adottata fino al 21 agosto, data in cui erano ormai ampiamente di dominio pubblico.
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