I sei indagati attualmente in carcere, accusati di aver stuprato e pestato a sangue una 19enne, lo scorso luglio a Palermo, sono stati trasferiti dal carcere Pagliarelli in altri sei penitenziari. La decisione, dopo la richiesta fatta dalla direzione della casa circondariale. I sei giovani, infatti, sarebbero stati raggiunti dalle minacce degli altri detenuti e nei giorni scorsi si è temuto per la tenuta della sicurezza. Nel codice “deontologico” della criminalità, infatti, stupratori e pedofili non sono ben visti dalla comunità carceraria che tende a isolare e “punire” chi si macchia di questi reati.
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La richiesta della direzione della casa circondariale, quindi, è stata accolta: in un lettera si parlava di una necessità per evitare “azioni destabilizzanti per l’ordine e la sicurezza”.
I sei giovani arrestati – Angelo Flores, Elio Arnao, Christian Maronia, Samuele La Grassa, Gabriele Di Trapani e Cristian Barone – sono stati trasferiti in altri penitenziari siciliani. Un settimo indagato, R.P., minorenne all’epoca dei fatti avvenuti i primi di luglio scorso, era stato scarcerato e inviato in comunità. Giusto il tempo, sembrerebbe, di vantarsi sui social di quanto aveva fatto per tornare nuovamente in cella.
Nota del Direttore: Cronaca di Sicilia non ha pubblicato, e mai lo farà, il nome della vittima. La vicenda è stata resa nota dalle cronache il 18 agosto 2023, per proteggerla ulteriormente non abbiamo pubblicato i nomi degli arrestati. Scelta adottata fino al 21 agosto, data in cui erano ormai ampiamente di dominio pubblico.
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